Growth Capital, advisor leader in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, ha presentato la seconda edizione del “Bubble Tea Market Report 2023”, evidenziando il crescente interesse in tutto il mondo per questa nuova bevanda di origine asiatica.
COS’È IL BUBBLE TEA
Si tratta di uno snack-drink in quanto si beve e si mastica al tempo stesso. La bevanda è a base di tè e latte, guarniti con perle gommose di tapioca o gelatine e sciroppi di frutta. Da bere rigorosamente utilizzando una speciale cannuccia più grande del normale. Questa è la versione base alla quale, in breve, si sono aggiunte numerose varianti. Le origini di questa stravagante bevanda affondano a Taiwan negli anni Ottanta. Il termine “Bubble” ha una duplice valenza: richiama le bolle che si fanno con il chewing gum, ma ha anche un legame con il termine “Boba”, parola taiwanese per indicare le perle di tapioca. In origine era stata ideata come una bevanda per il dopo-lavoro, per rinfrescare e rinfrancare dopo una lunga e pesante giornata. Colorato, fresco o caldo, personalizzabile il tè con le bolle è sempre più amato, soprattutto dai giovani.
DIMENSIONI E TREND DEL MERCATO GOBALE
Secondo le stime di Growth Capital, il mercato globale del “Bubble Tea” nel 2022 vale 2,75 miliardi di dollari e si prevede un’interessante crescita per i prossimi anni ad un tasso annuo medio intorno al 9% per il periodo 2023-2030.
“L’aumento della prospettiva di crescita indica un mercato che non ha ancora raggiunto la fase di maturità, ma che continuerà a svilupparsi nei prossimi anni”, spiega Andrea Casati, Vice-President di Growth Capital. “A guidare il mercato continuano ad essere i Paesi APAC: solo a Taiwan, nel marzo 2023, si contano circa 21.000 boba shops. Gli USA si posizionano al secondo posto, con oltre il 35% di market share”.
IL MERCATO IN EUROPA E IN ITALIA
L’Europa, con un valore di 300 Mni $ nel 2022, rappresenta l’11% del mercato mondiale: si attesta come uno dei mercati con il più alto tasso di crescita potenziale e la mancanza di un leader di riferimento lascia grande spazio per l’espansione delle catene europee. L’attrattività del mercato europeo è dimostrata dal fatto che alcune catene asiatiche stanno approcciando i paesi Europei, sia tramite gestione diretta che in franchising, anche se con linee di prodotti allineate ai gusti asiatici che rischia di penalizzarle.
IL MERCATO IN ITALIA
Growth Capital stima che nel 2022 il mercato italiano abbia raggiunto i 42 milioni di euro, ovvero oltre il 15% del mercato europeo, e potrebbe crescere a un tasso medio annuo di ben il 18% nei prossimi 5 anni (raggiungendo 98 milioni di euro al 2027. In meno di due anni è cresciuto in maniera considerevole il numero di bubble tea store presenti in Italia: se a dicembre 2021 erano 156, distribuiti per la maggior parte nei più grandi capoluoghi di regione del Paese (Milano, Roma e Torino), a marzo 2023 sono stati censiti 236 punti vendita.
“La forza del brand e la capacità di attrarre e comunicare con la Gen Z e i Millenials sui social network rimangono fattori fondamentali che le catene di bubble tea devono considerare per affermarsi sul mercato”, sottolinea Andrea Casati “Notiamo inoltre la tendenza a inserire il bubble tea tra le offerte di esercizi commerciali al di fuori degli store focalizzati su questo prodotto, come catene di yogurt e gelati o di poké, ma anche bar generalisti e supermercati. Questo contribuirà a inserire sempre più la bevanda nelle abitudini dei consumatori, ma allo stesso tempo creerà la necessità – da parte delle catene di bubble tea – di contrastare la produzione di drink simili, ma spesso di minor qualità”.
Fonte: growthcapital.it – “Bubble Tea Market Report 2023”