SABMiller, il gruppo di appartenenza della Peroni, ha reso noto i dati dell’ultimo esercizio chiuso al 31 marzo 2011. I volumi complessivi delle vendite di birre si sono attestati a 218 milioni di ettolitri contro i 213 del precedente esercizio. Il giro d’affari societario è stato pari a 19,4 miliardi di euro. Il giro d’affari del gruppo (compresi i ricavi delle consociate e joint venture) si è portato a 28,3 miliardi di dollari contro i 26,3 del precedente esercizio, con un incremento di oltre il 7%. Ancora più forte è stata la crescita dell’EBITA (da 4,4 a 5,0 miliardi di $, con un incremento di oltre l’11%). Contestualmente il dividendo per azione è ulteriormente migliorato portandosi a 81 cents contro i 69 cents del precedente esercizio.
I risultati economici e finanziari del gruppo sono notevolmente migliorati nonostante un andamento negativo del mercato in Nord America ed Europa. La positività dei risultati è quindi ascrivibile soprattutto ai mercati emergenti dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina. I volumi complessivi delle vendite sono stati pari a 270 milioni di hl, di cui 218 di birre e il resto di altre bevande analcoliche. Al riguardo si ricorda che il gruppo SABMiller è importante competitore nel settore dei soft drink in diversi mercati nazionali, oltre ad essere uno dei più importanti imbottigliatori dei prodotti Coca-Cola. Il gruppo, nato originariamente in Sud Africa, opera organicamente in tutti i continenti e si pone al secondo posto nella classifica mondiale dei grandi gruppi birrai con marchi primari quali Pilsner Urquel, Peroni Nastro Azzurro, Miller Genuine Draft, Grolsch e altri numerosi marchi importanti a livello nazionale e regionale.
In Europa, dove il gruppo ha ora la sua sede centrale (Londra), a fronte di un calo dei volumi del 3%, è aumentata l’EBITA del 2% (4% a valuta costante). Il primo semestre dell’anno è stato particolarmente impegnativo a causa del notevole aumento delle accise in Russia e nella Repubblica Ceca e delle vaste inondazioni in Polonia. La seconda metà dell’anno ha visto il miglioramento dei volumi nella maggior parte dei mercati, anche se rispetto ad una base relativamente debole dell’anno precedente. Il miglioramento della redditività, pur in presenza di un calo dei volumi, è stata possibile grazie alla riduzione dei costi delle materie prime e ad una maggiore efficienza produttiva e organizzativa. Analogo andamento (calo dei volumi e recupero sul piano della redditività) si è avuto nel Nord America che rappresenta circa il 20% del totale giro d’affari. L’aumento dei volumi è stato invece possibile sul continente africano (più contenuto in Sud Africa, più accentuato negli altri paesi) ed in quello asiatico, soprattutto in Cina dove il gruppo opera attraverso la CR Snow, che ha ormai conquistato la leadership in questa regione.
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