Il gruppo Bracca con sedi produttive di acque minerali a Bracca, Zogno e Clusone, ha chiuso il 2018 con una produzione record di oltre 400 milioni di bottiglie di acqua minerale (bibite escluse) ed un fatturato di 45 milioni, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente, grazie alla buona performance sia del prodotto in vetro a rendere, sia dei prodotti in pet.
«Anche in questi primi sei mesi del 2019 – spiega Bordogna, AD del Gruppo – siamo continuati a crescere di un ulteriore 6%: a questo punto l’obiettivo di raggiungere in tempi medio-brevi il mezzo miliardo di bottiglie è reale. Il caldo asfissiante di questi giorni favorisce ulteriormente la crescita dei volumi «Da diversi giorni – spiega l’amministratore delegato Luca Bordogna – il caldo asfissiante ha generato un picco dei consumi che ci vede impegnati in un grande sforzo per poter star dietro alle richieste cresciute in questa fase anche del 50% rispetto alla norma».
GRUPPO BRACCA
Il marchio Bracca nasce nel 1907 e diventa subito sinonimo di garanzia e benessere, grazie alle sue acque purissime, che sgorgano nel cuore delle Prealpi Orobiche. Il Gruppo riunisce al suo interno due aziende: Bracca Acque Minerali, con sede in Val Brembana, e Fonti Pineta, in alta Val Seriana, che insieme vantano una produzione di oltre 400 milioni di bottiglie e cinque linee di imbottigliamento tecnologicamente all’avanguardia, di cui due dedicate al vetro. In Val Brembana si imbottigliano la minerale Bracca Antica Fonte e due oligominerali a bassissimo contenuto di sodio, Bracca Nuova Fonte e Flavia, mentre in Val Seriana si producono i marchi Pineta e Presolana. L’Acqua Pineta, Nuova Fonte Bracca e Presolana sono state autorizzate dal Ministero della Salute come acqua dei bambini, in virtù della buona concentrazione di calcio e del bassissimo contenuto di sodio, fosfati e nitrati, che la rendono particolarmente idonea per essere usata nell’alimentazione del neonato e del lattante. Il gruppo è controllato dalla Famiglia Bordogna e
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