Nel mercato delle acque minerali in Italia spicca il dinamismo del gruppo bergamasco Bracca-Pineta che dal 2010 ad oggi è salito da 200 a 350 milioni di bottiglie (380 milioni di litri) prodotte negli stabilimenti di Zogno (Bracca) e Clusone (Pineta), con un incremento del 70% e un aumento medio annuo di oltre l’11%.
(Nella foto a sinistra Luca Bordogna – A.D. Bracca Acque Minerali)
Secondo quanto riferito da www.ecodibergamo.it/ l’aumento del fatturato sul 2015 è stato del 15%. La vendita media giornaliera è stata di 1 milione e 400 mila bottiglie ed il fatturato a fine anno raggiungerà i 35 milioni di euro. Il gruppo Bracca-Pineta, con una quota di mercato nazionale del 3,3% si posiziona così alle spalle dei grandi gruppi multinazionali. «L’andamento di vendite e fatturato ha avuto una ricaduta positiva nelle aree di produzione e imbottigliamento in Val Brembana e Seriana, con un aumento di 10 addetti, il che porta a un totale di 82 occupati diretti più agenti e trasportatori», dicono l’amministratore delegato Luca Bordogna e il direttore generale Gianfranco Morandi.Uno dei «motori» dello sviluppo del gruppo è stato il potenziamento dei canali di vendita dei cinque marchi (Bracca Antica Fonte, Bracca Nuova Fonte, Flavia, Pineta e Presolana), dalla Grande distribuzione ai discount e all’Horeca (ristoranti e alberghi) con l’85% delle bottiglie vendute in Pet (plastica), il rimanente 15% in vetro.
Tra l’altro di recente è stata lanciata la bottiglia Bracca da 75 centilitri dedicata alla ristorazione, e negli ultimi 12 mesi la presenza nei ristoranti è cresciuta del 45%. Quanto ai piani di sviluppo, «dopo i 13 milioni investiti nel triennio 2013-2016 – spiega Bordogna – la Bracca avvierà la produzione di bottiglie in vetro da 33 centilitri, un nuovo packaging che permetterà di approcciare meglio i mercati esteri. Trattative sono già in corso con intermediari che hanno contatti commerciali con Paesi del Medio Oriente, Cina e Far East». Nel 2017 inizieranno anche i lavori di ristrutturazione del vecchio stabilimento di Zogno che sarà ampliato. E proseguiranno le ricerche idrogeologiche per l’individuazione di nuove sorgenti di acqua. Quanto alla Pineta, continuerà sulla strada «ecologica» già intrapresa con l’introduzione di un imballaggio rivoluzionario ed ecosostenibile (in pratica due nastri incrociati), che ha sostituito il classico imballaggio in plastica che avvolge le 6 bottiglie.
GRUPPO BRACCA
Il marchio Bracca nasce nel 1907 e diventa subito sinonimo di garanzia e benessere, grazie alle sue acque purissime, che sgorgano nel cuore delle Prealpi Orobiche. Un patrimonio naturale che il Gruppo Bracca negli anni si è impegnata a difendere e valorizzare. Il Gruppo riunisce al suo interno due aziende: Bracca Acque Minerali, con sede in Val Brembana, e Fonti Pineta, in alta Val Seriana, che insieme vantano un fatturato di 35 milioni di euro, una produzione di oltre 350 milioni di bottiglie e cinque linee di imbottigliamento tecnologicamente all’avanguardia, di cui due dedicate al vetro. In Val Brembana si imbottigliano la minerale Bracca Antica Fonte e due oligominerali a bassissimo contenuto di sodio, Bracca Nuova Fonte e Flavia, mentre in Val Seriana si producono i marchi Pineta e Presolana. L’Acqua Pineta, Nuova Fonte Bracca e Presolana sono state autorizzate dal Ministero della Salute come acqua dei bambini, in virtù della buona concentrazione di calcio e del bassissimo contenuto di sodio, fosfati e nitrati, che la rendono particolarmente idonea per essere usata nell’alimentazione del neonato e del lattante. Il gruppo è controllato dalla Famiglia Bordogna e l’AD è il dott. Luca Bordogna
+info: www.fontebracca.it