Un 2006 in buona progressione per il gruppo olandese che registra un incremento di fatturato di quasi il 10%, portandosi a 11,8 miliardi di euro. I volumi di vendita delle birre sono stati di 112 milioni di ettolitri (+ 11%). Anche il profitto netto è aumentato dell’11% portandosi a 930 milioni di euro. Jean-François van Boxmeer, CEO del gruppo, ha dichiarato “Il 2006 è stato per Heineken un anno importante, nel corso del quale abbiamo realizzato positivi cambiamenti nel business ed i risultati dimostrano che questi cambiamenti sono nella giusta direzione”.
I volumi di vendita di birre consolidano il primato europeo per il gruppo olandese e lo pongono al quarto posto tra i grandi birrai del mondo. Il giro d’affari globale di 11,8 miliardi di euro comprende 9,1 miliardi di birre, 1,3 miliardi di soft drink, 0.9 di wines & spirits e 0,5 di altri prodotti e servizi.
Il gruppo mantiene il proprio core business nel continente europeo dove concentra due terzi del totale volume di vendita e tre quarti del giro d’affari, anche se l’attività negli altri continenti mostra un tasso di espansione più marcato rispetto al vecchio continente. A sua volta in Europa sono le regioni dell’Est a mostrare una forte dinamica di crescita, mentre i mercati dell’Europa occidentale riescono solo a conservare gli attuali volumi. Il gruppo gestisce complessivamente 115 birrerie in 65 paesi diversi nel mondo con un’occupazione complessiva di 58.000 unità.
Nell’Europa Occidentale Heineken ha la leadership in Olanda, Spagna e Italia ed il secondo posto in Francia, Irlanda e Svizzera. In Italia il gruppo opera da diversi anni attraverso la propria controllata Heineken Italia che nel 2006 ha realizzato volumi per 5,7 milioni di hl, pari ad una quota di mercato intorno al 32 %. Sul mercato italiano sono stati molto positivi i risultati dei due marchi più importanti: Heineken, leader nel segmento premium, e Birra Moretti (oltre 2 milioni di hl venduti), che nel corso del 2006 ha lanciato con successo anche la versione analcolica (Birra Moretti Zero).
Nell’Europa Centro-Orientale, Heineken esprime posizioni di leadership in Grecia, Austria, Romania, Slovacchia, Bulgaria e Macedonia, mentre è seconda sul mercato polacco. Sul mercato emergente della Russia, Heineken è terza, con una quota superiore al 13%, mentre sul grande mercato tedesco la multinazionale olandese opera indirettamente come socio della joint venture Brau Holding International che, attraverso le varie aziende controllate (Paulaner, Kulmbacher, Karlsberg e Suedwest-Gruppe) si colloca tra i primi quattro gruppi birrai nazionali.
Sul continente americano Heineken ha una grande tradizione nella esportazione delle proprie birre negli USA, dove nel corso del 2006 ha rafforzato le sue posizioni grazie al felice lancio di Heineken Premium Light e all’accordo con la messicana FEMSA per attuare in comune l’importazione e distribuzione dei rispettivi marchi sul mercato statunitense, dove la multinazionale olandese esprime ora un volume di vendita di 7,5 milioni di ettolitri.
Per quanto riguarda, infine, gli altri continenti vanno ricordati alcune posizioni di leadership sul continente africano (Nigeria, Egitto e, in parte, anche Sud Africa, dove Amstel, prodotto e distribuito sotto licenza, è uno dei marchi più noti e diffusi). Nel continente asiatico, in forte crescita, il gruppo opera attraverso la joint venture APB (Asian Pacific Breweries) che gestisce 23 birrerie tra Singapore, Cina, Malaysia, Thailandia, Cambogia, Nuova Guinea e altri ancora.
Per quanto riguarda la politica dei marchi il gruppo gestisce complessivamente 170 marche. I marchi internazionali restano Heineken, che, con i suoi 25,8 milioni di hl venduti nel 2006, si conferma leader nel segmento delle birre premium, e Amstel con vendite per 12,2 milioni di hl nel 2006. Ma al gruppo fanno riferimento alcuni importanti marchi leader a livello nazionale e regionale, come Cruzcampo in Spagna, Birra Moretti in Italia, Ochota in Russia, Zywiec in Polonia, Murphy’s nelle isole britanniche, Zipfer in Austria.
+ info: www.heineken.com
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