Nel primo semestre 20111 il fatturato netto del gruppo Parmalat è stato pari a 2.147 milioni di euro, con un incremento del 6,0% rispetto ai primisei mesi del 2010 dovuto principalmente al rialzo dei prezzi di vendita in Canada e Venezuela e all’indebolimento dell’euro nei confronti delle principali valute in cui il Gruppo opera. I volumi registrano un aumento pari a circa l’1%, a seguito di una crescita significativa in Australia e Venezuela. In Italia il fatturato netto è passato da 478 milioni di euro nel primo semestre 2010 a 489,5 milioni di euro nel primo semestre 2011, con un incremento superiore al 4%.
In Canada, principale mercato nazionale del gruppo, il fatturato netto nei primi sei mesi del 2011 passa da 749 a 763 milioni. Nel mercato del latte pastorizzato Parmalat registra un buon andamento del microfiltrato e del delattosato, mentre nel mercato dello yogurt registra un aumento di quota importante sia a volume che a valore grazie a un maggiore utilizzo della leva promozionale. La consociata rimane inoltre leader nel segmento dei formaggi snack e mantiene le proprie forti posizioni in tutti gli altri segmenti, così come nel mercato del burro mantiene la sua posizione di leadership nazionale. In Italia, secondo mercato nazionale del gruppo, il fatturato netto si porta a 489,5 milioni di euro nel primo semestre 2011 con un incremento del 4,2% rispetto allo stesso semestre del 2010 . 
Nel mercato del latte a lunga conservazione Parmalat mantiene la propria leadership grazie alle buone performance di Zymil e al rilancio dei prodotti funzionali attraverso la linea di prodotti “Lattedel benessere”; i mercati della panna UHT e dello yogurt risultano in crescita e il mercato delle bevande a base frutta conferma la crescita dei consumi recuperando le perdite subite lo scorso anno a seguito di condizioni climatiche sfavorevoli.
In Australia, terzo mercato nazionale del gruppo, il fatturato netto consolidato si attesta a 400 milioni di euro, in aumento rispetto ai 342 dell’anno precedente, in un contesto economico che sta beneficiando dell’effetto indotto esercitato dall’economia della Cina, forte importatore di commodity di cui l’Australia è ricca. Tuttavia nel segmento retail i consumatori sono sempre più orientati a privilegiare prodotti a basso prezzo e marche private. Per gli altri mercati i dati del fatturato netto nel primo semestre 2011 risultano: America Latina 217 milioni di euro (193 nel precedente semestre), Africa 202 milioni di euro (192 nel precedente semestre) e altri paesi dell’Europa con 77 milioni di euro (contro 73 del precedente esercizio).
Il margine operativo lordo del primo semestre risulta pari a 149 milioni di euro, in diminuzione di 25 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2010. Tale diminuzione è dovuta principalmente all’aumento della materia prima latte, registrato nei principali Paesi, e a fattori esterni quali l’alluvione nella regione del Queensland (Australia) e i danni causati dall’incendio dell’impianto di Centrale del Latte di Roma lo scorso agosto. Escludendo l’impatto dei danni, il
margine operativo lordo sarebbe stato pari a 156 milioni di euro, in diminuzione del 10,8% rispetto al primo semestre del 2010. L’utile del Gruppo è pari a 76,5 milioni di euro, in diminuzione di 71 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2010. Tale decremento è sostanzialmente riconducibile ai minori proventi da transazione che nei primi sei mesi del 2011 hanno contribuito al risultato, al netto dell’effetto fiscale, solo per 4,3 milioni di euro (contro 39,7 nei primi sei mesi del 2010). Le disponibilità finanziarie nette sono pari a 1.421 milioni, in diminuzione di 14 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2010.
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