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GUERRA COMMERCIALE TRA USA E ITALIA A SEGUITO DELL’INTRODUZIONE DI UN SUPER DAZIO SULL’IMPORTAZIONE DELLE ACQUE MINERALI ITALIANE NEGLI STATES


Le acque minerali italiane ed il formaggio francese Roquefort sono diventate vittime di una spregiudicata tassazione daziaria da parte dell’amministrazione uscente dell”amico” G.W. Bush: introduzione di un dazio all’importazione del 100% per le acque minerali italiane e triplicazione del precedente dazio sul Roquefort, con notevoli danni alla economia di questi due settori. Queste cervellotiche misure punitive rappresenterebbero una ritorsione per il bando europeo alla carne agli ormoni made in Usa.


Giovedì scorso l’amministrazione uscente americana ha triplicato il già alto dazio sul Roquefort, che negli Stati Uniti diventa ora un bene di lusso. Una misura “iniqua e punitiva” secondo il ministro francese dell’agricoltura, Michel Barnier, che nella lotta degli agricoltori francesi vede l’ancestrale battaglia tra il buon mangiare “gallico” e il “cibo spazzatura” americano. Contestualmente l’amministrazione uscente americana ha introdotto un dazio del 100% per le acque minerali italiane.I nuovi dazi dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo marzo

In Mineracqua (l’associazione industriale di categoria) sono furenti. Il presidente Ettore Fortuna ha così dichiarato all’ANSA:” La decisione della supertassa – con dazi uguali o superiori al 100% – rischia di far perdere al sistema paese esportazioni per 120 milioni di euro l’anno. E di mettere in ginocchio un settore che conta 50 mila occupati” Ogni anno l’Italia – primo produttore e consumatore di acque minerali nel mondo- imbottiglia 12,5 miliardi di litri di acqua minerale. Un miliardo di litri è destinato all’export e di questi ca. 400 milioni di litri sono destinati al mercato Usa.

Tra le marche italiane maggiormente penalizzate ci sono San Pellegrino e San Benedetto, ma anche alcune marche di nicchia, come acqua Sole e Galvanina, che hanno saputo conquistarsi uno spazio di rilievo nell’alta ristorazione USA.
Ricordando di aver già inviato lettere al Governo Italiano, Fortuna spiega che la decisione Usa non trova riscontro nelle regole del Wto. Infatti il Wto prevede che eventuali ritorsioni si applichino “su prodotti analoghi”: ma non si capisce che cosa abbiano di analogo la carne vaccina agli ormoni americana e l’acqua minerale italiana, che –notoriamente-nasce pura all’origine e tale viene mantenuta in bottiglia. Fortuna sottolinea anche l’iniquità della decisione americana, perché nella lista dei superdazi c’é solo l’acqua italiana e non quella, ad esempio, francese.

Il sottosegretario al Commercio Estero, Adolfo Urso, ha sottoposto a Bruxelles la questione durante la riunione dei 27 ministri del commercio estero per la prima volta riuniti sotto la presidenza ceca. Il Commissario europeo al commercio Ashton, rispondendo alle richieste dell’Italia, ha assicurato un immediato intervento anche con il ricorso alla Wto, contro i Paesi che dovessero violare le regole internazionali. E in merito alle misure protezionistiche Usa ha aggiunto che “saranno al centro del primo colloquio che avrà alla fine di febbraio con il nuovo rappresentante al commercio designato dal Presidente Obama, Ron Kirk”.

Fonti:
www.megachip.info/modules.php?name=News&file=print&sid=6489
www.repubblica.it/ultimora/economia/UE-URSO-SU-DAZI-USA-NON-SI-ESCLUDE-RICORSO-A-WTO/news-dettaglio/3519573

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