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Guerrilla Wine, potrebbe essere questo il futuro delle Fiere del Vino dopo la pandemia, una sorta di “guerrilla” non tanto intesa come leva di marketing, ma come una vera e propria guerra aperta per contendersi espositori e banchetti. Giovedì 20 gennaio 2022 la data che segna uno spartiacque nello scenario delle kermesse enoiche. L’antefatto è stato l’ufficialità dello slittamento di Prowein dal 15 al 17 maggio 2022, una modifica tanto annunciata rispetto alla data inizialmente prevista dal 27 al 29 marzo.

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Messe Düsseldorf ha rinviato la Prowein in consultazione con i partner e le associazioni coinvolte, in considerazione della rapida diffusione della variante Omicron. “Il tenore tra i nostri espositori è vogliamo e abbiamo bisogno della Prowein, ma in un momento che promette maggiori prospettive di successo- ha sottolineato Wolfram N. Diener, CEO di Messe Düsseldorf- Insieme ai partner e alle associazioni coinvolte consideriamo l’inizio dell’estate il periodo ideale per questo. Non solo ci aspettiamo che i contagi da infezione si calmino, ma anche che più persone possano entrare nel Paese e prenderne parte”.

Il cambio date di Prowein ha generato una serie di reazioni nel sempre più affollato calendario degli eventi del vino, a cominciare da chi proprio a maggio aveva pianificato il proprio evento, come gli organizzatori della London Wine Fair che in giornata hanno pubblicato una nota ufficiale sul tema. “Questa è una mossa estremamente aggressiva da parte della Prowein; un attacco diretto sia alla London Wine Fair che al mercato delle bevande del Regno Unito-il commento di Hannah Tovey, Event Director della London Wine Fai-  La Fiera è un appuntamento fisso nell’agenda del settore del vino da oltre 40 anni e questa mossa sarà estremamente dirompente per il nostro settore. La decisione è stata presa senza considerazione per molti dei loro espositori o per il loro pubblico di visitatori nel Regno Unito. Abbiamo fatto numerosi tentativi di contattarli dalla scorsa settimana, quando hanno iniziato a circolare voci di un cambio di data. Non hanno avuto la cortesia di rispondere”.

C’è chi invece da questa situazione sembrerebbe averne approfittato, come l’evento Sana Slow Fair organizzato a Bologna, con la prima edizione posticipata dal 27 al 29 marzo, le stesse vecchie date di Prowein, per agevolare la partecipazione degli operatori, dei professionisti e dei visitatori alla manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero: Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Macedonia, Montenegro, Perù, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti.

Sana Slow Wine Fair sarà una preziosa occasione di confronto per un settore in forte espansione che fonde la cultura enologica agli aspetti legati alla sostenibilità, all’etica nella produzione e alla biodiversità – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere – temi che per produttori e consumatori sono prioritari e sui quali possiamo vantare un’esperienza trentennale con l’organizzazione di SANA, la più importante manifestazione dedicata al mondo del biologico e del naturale. Considerata l’attuale situazione dell’emergenza sanitaria, il posticipo di questa prima edizione di Sana Slow Wine Fair consentirà di favorire l’arrivo di operatori e appassionati e ci permetterà di accoglierli in sicurezza”.

Per il momento rimangono confermate le date di Vinexpo Wine Paris dal 14 al 16 febbraio a Parigi, così come soprattutto rimane ferma in calendario la data originaria di Vinitaly 2022 dal 10 al 13 aprile a Verona. In un contesto dove le vendite di vino e i bilanci delle cantine grandi e piccole hanno tenuto e in alcuni casi hanno visto il segno +, rimangono incertezze sul futuro delle fiere del vino che forse vanno ripensate in maniera diversa. Il 2022 sarà un banco di prova per tutti, a giudicare dalle schermaglie partite in queste ore non mancheranno sicuramente gli elementi di confronto e di scontro in primis tra gli stessi organizzatori di eventi, prima di passare la palla a espositori e pubblico. Sarà più importante misurare i numeri dei contatti o l’efficacia degli stessi? Il quanto o il chi presente, target di utenti b2b o la fascia dei wine lovers? Ne vedremo e berremo delle belle…

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