© Riproduzione riservata
Lombardia da bere. La tredicesima edizione della Guida Viniplus 2019 dedicata alle produzioni vitivinicole di qualità della Lombardia pubblicata dall’Associazione Italiana Sommelier della Lombardia, è nel segno del green. Tra le 250 aziende recensite nella guida del 2019, il filone conduttore sembra andare verso la sostenibilità, come confermato dal Presidente AIS Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyoun. “Sono molto orgoglioso del risultato di questa guida, perché in Lombardia si beve sempre meglio ma anche in maniera sempre più sostenibile. Termini come lotta integrata, riduzione dell’utilizzo di pratiche meno invasive sia in vigna che in cantina, sono alcuni dei temi che i nostri degustatori hanno rilevato, facendo emergere con chiarezza una crescita del livello qualitativo in tutti i distretti vitivinicoli lombardi”.
Sostenibilità che va a braccio con la qualità, come testimoniato dai 160 i vini premiati con le quattro Rose Camune e 64 vini quelli insigniti della Rosa d’Oro, da Sondrio a Mantova passando per altre zone della Lombardia. Vini lombardi che si bevono sul territorio, a partire da Milano, ormai una delle capitali dell’enogastronomia mondiale, ma anche a tutte le latitudini del globo. Come sottolineato da Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, l’export nel 2017 ha fatto registrare un record con un valore di 270 milioni e 360 mila €, con un +4% rispetto al 2016. Una crescita accompagnato anche da una Delegazione come AIS Lombardia che sta portando avanti un percorso insieme ai degustatori, sommelier e appassionati. La guida Viniplus 2019 verrà distribuita a 800 ristoratori della Lombardia, una sinergia con il mondo dell’Ho.Re.Ca e non solo che ha visto un banco di assaggio con un mare di presenze lunedi 26 novembre al The Westin Palace di Milano, vi raccontiamo alcuni assaggi interessanti che fanno emergere l’identità territoriale della Lombardia del vino.
FRANCIACORTA SATEN CESONATO VILLA CRESPIA
A Villa Crespia la famiglia Muratori ha costruito ad Adro una cantina che fa della variabilità pedoclimatica una della sue caratteristiche distintive. Il prossimo anno coinciderà con il ventennale dell’azienda, siamo sicuri che sapranno come sorprenderci. In tanto siamo andati sul sicuro con il Cesonato, un Satèn con Chardonnay in purezza, espressione della morbidezza e della piacevolezza di questa bollicina simbolo della Franciacorta. 30 mesi sui lieviti, dopo un affinamento di 5 mesi per il 90% in acciaio e 10% in barrique.
VALTELLINA SUPERIORE TRADIZIONE 2015-RUPI DEL NEBBIOLO
Una piccola cooperativa agricola composta da un gruppo di giovani e meno giovani per la salvaguardia dell’ambiente in cui si trova la Valtellina, dove il Nebbiolo molto spesso si trova in posti impervi. Il Valtellina Superiore Tradizione 2015 è un vino che è una via di mezzo tra uno Sforzato e un Valtellina Superiore, visto che viene fatto un periodo di appassimento naturale sui graticci prima di fare la pigiatura. Bevibilità e freschezza, affinamento prima in acciaio e poi in botte grande da 100 hl per 14 mesi.
METODO CLASSICO PINOT NERO BRUT PINOT 64 2014 CALATRONI
Calatroni si conferma ancora una volta una sicurezza nella spumantizzazione del Pinot Nero, a Montecalvo nel cuore dell’Oltrepò. In atto una conversione al biologico, maggiore attenzione alla sostenibilità. Lavoro sui vitigni principali della zona, come detto il Pinot Nero lo interpretano nel Metodo Classico Pinot 64, che riporta l’anno di fondazione dell’azienda. Un Blanc de Noirs prodotto in 5.000 bottiglie all’anno, 36 mesi sui lieviti, affinamento in bottiglia 3 mesi dopo la sboccatura per una bollicina ideale anche a tutto pasto per la sua struttura.
LUGANA RISERVA DEL LUPO 2015- CA’ LOJERA
“Si aprono crepe….forse spunteranno fiori…”. Il claim della cantina Ca’ Lojera è diretto , 18 ettari coltivati nella zona del Lugana unendo anche l’attività agrituristica. Il Lugana Riserva del Lupo 2015 è una perfetta espressione del Trebbiano di Lugana in purezza, prodotto in 4.000 bottiglie da terreni argillosi. Una riserva significa che viene fatta una vendemmia manuale con maturazione tardiva, ritroveremo maggiore complessità al naso e persistenza e struttura in bocca per un grande vino bianco.
THEIA- NOVE LUNE
Una delle scoperte più interessanti di questa Viniplus, Nove Lune produce vini naturali esclusivamente da vitigni resistenti alle malattie. Viticoltura Piwi, una filosofia al natura lavorando nel modo più tradizionale, salvaguardando le uve di origine con tutte le sue peculiarità. Theia è un bianco passito prodotto in sole 300 bottiglie, vitigni Helios al 40%, Solaris 40% e Bronner 20%. Vendemmia manuale in cassette e tecnica di appassimento naturale sui graticci, residuo zuccherino importante dai 100 g/l ma non stucchevole, dalla lunghezza profondo e dal carattere decisamente resistente.
© Riproduzione riservata