Cosa hanno in comune i boschi Italiani in autunno e i cocktail bar di New York? Sembrano due mondi agli antipodi, due immagini difficilmente conciliabili nell’immaginazione.
Da un lato c’è il silenzio interrotto soltanto dal rumore dei propri passi sulle foglie secche, l’alternarsi delle sfumature di colori bruni, il sole che attraverso le foglie da un idea di tramonto anche in pieno giorno.
Dall’altro c’è la musica alta, i mille colori degli abiti più alla moda, la luce elettrica che attraverso le vetrine da un’idea di alba anche in piena notte.
Niente di più solido di un bosco, niente di più liquido di una città. Sembra una metafora, ma in realtà è un progetto, è l’anima di un ristorante che non ha paura di far incontrare gli opposti a tavola e al bancone del bar, facendoli combaciare come yin e yang.
Al Gurdulù di Firenze si mette in scena un incontro sorprendente, con protagonisti uno chef e una barlady, un uomo e una donna giusto per rendere ancora più straordinario l’equilibrio cosmico.
Lui, lo chef Gabriele Andreoni, è ormai una certezza. Da quando a Marzo ha preso in mano le redini della cucina del Gurdulù ha saputo prima far innamorare i clienti, guadagnandosi la loro fisucia, per poi arrivare con la nuova stagione a raccontare se stesso nel menù autunnale, che a suo dire è finalmente una piena rappresentazione della sua identità.
Lei, la barlady Cristina Bini, appena tornata in patria si occupa, oltre che degli aperitivi (a fianco dei quali viene proposta una piccola selezione di snack à la carte) o degli after dinner, anche degli abbinamenti di cocktail con i piatti del menu. Una novità che viene da lontano. Infatti Cristina arriva da un’esperienza di sei anni nella grande mela, dove ha scoperto nuove contaminazioni, nuove tendenze e si esibita davanti al pubblico più cosmopolita e attento alla mixology.
Le armonie dei piatti di Gabriele sono sorprendenti, una proposta all’insegna della stagionalità, che utilizza materie prime povere come la poppa insieme ad altre più “nobili” come i crostacei ed il piccione.
Scampi, verbena, scorzonera e bottarga; Rigatone poppa, pepe e lime; Piccione, cime e di rapa e… solo per citare alcune nuove creazioni.
I cocktail di Cristina non rinunciano a dare la versione liquida di questo periodo dell’anno, come dimostra l’infusione di quercia e il tocco di pompelmo rosa nell’aperitivo, o nella ruvidezza addomesticata del Mezcal protagonista del cocktail after dinner.
L’armonia raffinata del Gurdulù non è la distonia tra il bosco e la città, anzi, è paragonabile al bosco verticale, il famoso grattacielo di Milano: natura e eleganza, design e rispetto delle stagioni, tutto trova il suo posto in armonia.
Gurdulù
Via delle Caldaie, 12R
50125 Firenze FI
Tel +39 055 282223
www.gurdulu.com