La multinazionale olandese ha pre-annunciato i risultati fondamentali dell’esercizio 2010, in forte crescita grazie all’operazione di acquisizione della divisione birraia del gruppo messicano FEMSA. I volumi totali si sono portati a 192,3 milioni di ettolitri con una crescita del 21 % rispetto al precedente esercizio. In tal modo il gruppo Heineken consolida la sua posizione di terzo più grande birraio al mondo portandosi ormai a ridosso della seconda posizione, attualmente occupata dal gruppo SABMiller. Il giro d’affari Heineken si portato ad oltre 16 miliardi di euro (crescita di circa il 10% rispetto al 2009). mentre il profitto netto segna una crescita di ben il 37%, portandosi a 1.445 milioni di euro. Proposto un dividendo complessivo di 0,76 € per azione (contro € 0,65 € nel precedente esercizio).
Jean François van Boxmeer, Presidente del Comitato Esecutivo e Amministratore Delegato, ha così commentato: “Heineken ha realizzato una performance solida, generando una crescita organica a due cifre dell’utile netto per il quinto anno consecutivo. Abbiamo raggiunto questo sullo sfondo di un miglioramento anche se in un difficile contesto economico. Allo stesso tempo, abbiamo fatto investimenti significativi nella nostra piattaforma per la crescita futura. L’evento più importante del 2010 è stato l’acquisizione delle attività birrarie della Femsa che ci hanno fornito nuove e significative opportunità in tre delle quattro più grandi mercati nazionali a livello mondiale: Messico, Brasile e Stati Uniti…… Oltre all’acquisizione delle attività birrarie di Femsa, la nostra nuova partnership in India e la forte crescita in Africa e Asia hanno ulteriormente rafforzato la nostra posizione ai mercati emergenti birra. Allo stesso tempo, abbiamo un chiaro piano d’azione per affrontare il difficile mercato e le dinamiche dei consumatori che esistono in Europa e negli Stati Uniti d’America, concentrando i nostri sforzi sulla realizzazione di una crescita di valore attraverso maggiori investimenti in nuove ed esistenti marchi a margine più alto….”
La forte crescita dei volumi birrari nel 2010 (+21 % sul 2009) è dipesa fondamentalmente dalla ‘acquisizione della divisione birraia di Femsa e dalla nuova joint venture UBL in India. In realtà i volumi di vendita su base organica (cioè al netto delle acquisizioni) sono scesi dell’1,7%, mediando tra la crescita realizzata in America Latina, Africa e Asia e il calo delle vendite in Europa e USA. I volumi del marchio di birra più strategico (Heieneken) sono cresciuti globalmente del 3,4% portandosi a 26 milioni di hl, rafforzando così la posizione di leadership nel segmento premium del mercato internazionale. Le vendite del secondo marchio più importante del gruppo (Amstel) si è portato a 10,2 milioni di hl. L’acquisizione del gruppo FEMSA si è completato al 30 aprile 2010 e l’integrazione delle attività si è ormai conclusa. Negli ultimi 8 mesi dell’anno, in cui Femsa è diventata parte integrante del gruppo, il gruppo messicano ha generato oltre 2 miliardi di euro di fatturato.
L’Europa Occidentale, che storicamente ha rappresentato l’area più importante del gruppo, ha perso peso rispetto agli altri continenti. Nel 2010 i volumi realizzati nell’Europa Occidentale sono stati paria 45,7 milioni di ettolitri (solo il 24% del totale), con un calo del 3,6% rispetto al 2009. Sul mercato italiano, in particolare, Heineken Italia ha registrato un calo di volumi intorno all’1% in linea con il calo del mercato. Heineken Italia consolida inn ogni caso la sua posizione di leadership sul mercato nazionale. I marchi più strategici (Heineken e Moretti) sono cresciuti, grazie a programmi di marketing di successo, tra cui l’introduzione della Moretti Baffo D’Oro (birra a base di solo malto) nel canale off-trade.
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