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Incastonata tra Piazza di Spagna e Piazza del Popolo, con una vista cinematografica su alcuni dei luoghi più romantici della Capitale, a partire dal Pincio e passando per la Casina Valadier. Difficile resistere al fascino dell’Hi-Res, High Restaurant e Terrace Lounge dell’Hotel Valadier.

Un rooftop che deve il suo successo alla combinazione fra eccellenti proposte nel campo della mixology e dell’enogastronomia con una atmosfera cool dove residenti, jet set mondano ed ospiti internazionali possono godersi Roma in tranquillità, e ad alta quota. Il modo migliore per entrare in sintonia con l’ambiente è concedersi un aperitivo dove scegliere fra un’ampia offerta di etichette, con un focus sulle bollicine, francesi ed italiane, e una allettante drink list che, oltre agli intramontabili classici vanta dei signature molto interessanti. Per approfondirla niente di meglio che dialogare con la Bar Manager, Magdalena Rodriguez Salas: “Per questa estate, abbiamo voluto dare risalto alla frutta, in particolare sperimentando tanto con la pesca, uno dei frutti simbolo della stagione più calda. Non a caso è protagonista in tanti special cocktail. La nostra carta all season, è molto amata dai clienti, ragion per cui lo zoccolo duro dei drink rimane. E naturalmente i nostri signature vanno tantissimo, penso al Banana Joe, Encanto o il Soul”.

Le proposte estive prendono il nome da celebri pellicole cinematografiche, richiamando ognuna, a livello cromatico, le scene che ne hanno sancito il ruolo di cult movie nell’immaginario collettivo. Con il Banana Joe, abbiamo una sapiente combinazione di Rum ambrato, Cordiale alla banana, Latte di mandorla, Crema di cacao. L’universo dell’agave è protagonista nel Coco, con Tequila, Mezcal, Liquore allo zenzero, Succo di lime, Sciroppo di passion fruit e nel Nikita, con Tequila, Suze, Succo di pompelmo, Sciroppo d’agave. Il mondo Disney invece è rievocato nell’Encanto con Dry gin, Liquore di fiori di sambuco, Liquore alle rose, Sciroppo nero di tonica, Fake lime e nel Soul, ovvero Dry gin, Vermouth Rosso, Shrub mirtillo e menta, Succo di limone. Agli amanti del Bourbon è dedicato il Rob-b-Hood, dove il distillato è accostato a Sciroppo di Lapsang Souchong, Succo di limone e Succo di arancia. Naturalmente non possono mancare incursioni nella nostra cinematografia, si va da È stata la mano di Dio, con Vermouth bianco, Vodka, Sciroppo al basilico, Sciroppo al mandarino e Fake lime a Il vento, il mare, i silenzi, omaggio a Baaria di Tornatore con Vermouth bianco, Liquore al bergamotto, Prosecco, Fiori di arancia. Quasi un obbligo la dedica a Vacanze Romane, con Prosecco, Purea di frutta di stagione e Sciroppo di zucchero.

La nostra clientela è molto attratta dai signature, la gente li adora – spiega Salas – I colori e i nomi dei signature sono molto attrattivi. Sono stati studiati anche sotto il profilo cromatico. Non saprei dire quale spirit in particolare sia il preferito in assoluto tra rum, tequila e gin. Una certezza vi è riguardo i classici. Il Gin Tonic va fortissimo, seguito a ruota libera da Negroni, Old Fashioned e l’immancabile spritz, ormai emblema del made in Italy. Ritengo che la moda del gin sia destinata a durare, sebbene sia iniziata già da molto tempo. Sì, il Gin Tonic continuerà a piacere a lungo. Ogni giorno sono immessi sul mercato e nei bar tantissimi gin nuovi affiancati da una molteplicità di toniche, quindi le possibilità di sperimentare si accrescono ulteriormente. In merito ad altri distillati, penso che siamo molto mediterranei, legati ad un bouquet di profumi e sapori tipici questa area geografica. Potrebbe essere questa la ragione per cui in questo momento i derivati dall’agave da noi ancora non sono esplosi come consumi. Ma presumo che potranno registrare nel futuro una ascesa”.

 

Nella drink list non mancano signature a zero tasso alcolico. Tra questi il Passione, con Seedlip Grove, Sciroppo di passion fruit, Succo di lime e Soda; Cherie con Seedlip Spice, Sciroppo alla lavanda, Succo di limone, Soda alla ciliegia; e il Today’s Special, a base di Frutta fresca, Seedlip Agrumi e Soda.

Un altro elemento su cui dobbiamo porre l’attenzione è sicuramente il mondo dei mocktail, – continua Salas – i drink privati della loro componente alcolica. Diciamo che qui è successa una piccola rivoluzione. Finalmente abbiamo a che fare con qualcosa di più elaborato e strutturato come dei cocktail tradizionali. Fino a poco tempo fa chi, per varie ragioni, non voleva scegliere nessun tipo di cocktail alcolico aveva davvero un range limitato di opzioni. Al massimo si rifugiava in una coca cola sentendosi di fatto emarginato dal gruppo e dagli amici. Ora la situazione è cambiata e chi sceglie un mocktail ha a disposizione proposte di livello in termini gustativi. All’Hi-Res lavoriamo solo frutta fresca, rispettando la stagionalità e quello che offre il mercato, affiancando nettari di alto livello. Ogni preparazione è rigorosamente homemade. Il rispetto per la clientela, che ormai è sempre più esigente, è assoluto. Adesso non c’è quasi differenza tra italiani e stranieri in merito al pairing. Una volta per i primi era d’obbligo pasteggiare con il vino, oggi invece si è molto sdoganato l’universo dei cocktail. Non è più una rarità veder in tavola un Bloody Mary mentre arriva un piatto tipico della cucina italiana. Sta crescendo il numero di persone che pasteggiano con cocktail o amano Tequila e Manhattan come pre dinner per avere appetito. Se proprio dovessi focalizzarmi sugli ospiti americani direi che amano Whisky, Bourbon, Tequila e Gin, ma anche tanta vodka. Chi viene da oltre oceano ancora la preferisce, anzi è determinato nel richiedere particolari brand. Noi cerchiamo comunque di consigliare al meglio la clientela e qualora non si avessero idee chiare siamo pronti a indirizzare con suggerimenti ad personam. Capire quale gusto cerca il cliente e soddisfare le sue richieste. Questo è il nostro compito. Specie in merito ai cocktail perché il distillato in purezza viene scelto da qualcuno solo per il dopocena. È cambiata la mixology, sono aumentati i fruitori. Anni fa spesso ti capitava di sentire frasi del tipo, io non sono persona da cocktail. Ora non più. Magari perché l’avventore non aveva incontrato il cocktail ideale per il proprio gusto. O semplicemente era un mondo sconosciuto. Attualmente, la clientela oltre ad essere informata perché le notizie corrono molto più in fretta in rete, ha a che fare con operatori molto più qualificati a livello professionale che nel passato. Gli standard sono sempre più elevati perché le attese sono alte”.

Ad accompagnare i drink, nell’aperitivo le proposte della cucina che spaziano da una Focaccia con astice blu del Mediterraneo, a un Club Sandwich con Guacamole, passando per le Polpettine di bollito in salsa BBQ o una Variazione di patate croccanti, salsa tzatziki e maionese e dei succulenti Mini Cheeseburger con french fries. Per gli amanti del pesce, selezione raffinata di ostriche e crudi. Spesso però l’aperitivo è il preludio a una cena da godersi nel fresco del rooftop con uno sguardo che si perde tra i monumenti e le bellezze storico-artistiche della Capitale.

“L’Hi-Res è un ambiente molto variegato – sottolinea Daniele Lassalandra, uno dei titolari di Groupe Valadier – sia nella clientela che nell’offerta proposta. È come se ad ogni fascia oraria corrispondesse un pubblico e un’atmosfera differente, con anche una scenografia diversa, un alternarsi di quinte teatrali sullo sfondo meraviglioso di Roma”.

Gusto e creatività per una cucina del territorio rivisitata in chiave moderna dallo chef Marco Pullano, i cui piatti si rifanno alla tradizione mediterranea. Il menu in grado di soddisfare i gusti più esigenti. Tra gli antipasti da non perdere il Gambero rosso crudo di Mazara, salicornia, cialda di polenta, mayo spicy, Carpaccio di tonno Balfegò, ribes fermentati e insalata di sedano croccante, per chi ama la carne la Terrina di agnello, bagna cauda, alici di Cetara e fiori di zucca. Sui primi scelta ardua fra un classico quale lo Spaghetto ai ricci di mare, gambero viola e pecorino e la Fregola sarda mantecata al burro acido, astice, aneto e limone, senza dimenticare il Fusillo al sugo di scorfano, rucola e aglio nero. L’omaggio alla tradizione capitolina nel Cappellaccio di pollo e peperoni con burro alla cacciatora. Nei secondi spicca una Ricciola arrosto con asparagi, cipolla rossa sott’aceto e gazpacho, un Rombo in crosta, il suo mantecato, lattuga grigliata e zuppetta di friggitelli e il Polpo croccante, burrata di Andria al lime e salsa agrodolce. Dulcis in fundo, mele, mandorle e caramello salato tra i dessert oltre al tiramisù. Infine grandi novità per l’autunno. Infatti è in arrivo Moon, un Asian Bar che arricchirà ulteriormente le opportunità degli ospiti dell’Hotel Valadier.

+info:
www.highrestaurant.com/
www.hotelvaladier.com/ristoranti/hi-res-ristorante/

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