Internet of things, programmazione, facilità d’uso ma anche personalizzazione, con la possibilità di calibrare la macchina per ottenere il risultato migliore da miscele e monorigini sempre più curate. Sono le caratteristiche delle nuove macchine per il caffè. In Italia e all’estero.
Efficienza innanzitutto: facilità di pulizia, manutenzione e riparazione, gestione con un semplice ordine ed efficienza energetica: è questa l’innovazione secondo l’azienda tedesca FRANKE KAFFEEMASCHINEN. “Grazie all’Internet of Things gli utenti possono andare online e controllare le statistiche di produzione e vendita e i record di pulizia della macchina, nonché ottenere la manutenzione preventiva e il controllo di qualità”. Importante è anche la versatilità, con la possibilità di creare con un solo tocco caffè espressi e prodotti a base di latte, cioccolate e tè.
Un mercato italiano del caffè florido e dinamico, in grande evoluzione, con mille sfaccettature al di là del classico espresso: lo vede così Marco Tesconi Marketing & Area Manager LA SPAZIALE, che spiega: “Sorpassati alcuni anni ‘bui’ sta vivendo una fase di nuovo splendore. Grandi e piccole aziende aprono locali innovativi nella proposta, nascono e si affiancano nuovi metodi di preparazione di caffè, prolificano miscele di caffè pregiate, continua la diffusione del monorigine. Aeropress, syphon, chemex o preparazioni più tradizionali, dal caffè filtro al french press, danno la possibilità di spaziare in un innumerevole panorama di ricette”.
“Proprio ora il mercato italiano sta iniziando a sviluppare le attività e tendenze dello specialty coffee, già mature nei paesi anglosassoni e in altre parti del mondo. Si assiste ad una diffusione graduale di micro-torrefazioni, con selezioni e tostatura di caffè più ricercate – conferma Giada Biondi Communications Coordinator di LA MARZOCCO -. La professione del barista diventa sempre più un mestiere specializzato. Si iniziano a sviluppare le competenze in maniera più consapevole affinché il barista conosca al meglio il prodotto: ingredienti (anche la qualità dell’acqua), provenienza, metodi di preparazione e l’utilizzo ottimizzato delle attrezzature e macchine per estrarre il miglior risultato del caffè in tazza”.
Anche dal punto di vista dei produttori di macchine la clientela si diversifica spingendosi al di là del bar tradizionale: “Pasticcerie e gelaterie sono al primo posto come offerta, ma ci sono bistrot, panetterie, librerie, negozi di design e moda, concept store in genere. Ognuna di queste realtà ha sue caratteristiche peculiari, per questo le macchine per trasformare il caffè devono essere progettate e costruite ad hoc. Una macchina da caffè non può essere perfetta per tutto e tutti, deve essere progettata sulla base della richiesta” dice Tesconi. Le nuove macchine sono studiate appositamente per queste nuove realtà, che hanno l’esigenza di estrarre un espresso perfetto a prescindere da consumi e capacità dell’operatore. I caffè porzionati consentono di trovare le caratteristiche aromatiche da proporre alla clientela, arabiche o robuste, più o meno tostate o pregiate, utilizzando la stessa attrezzatura e variando l’acquisto di materia prima.
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