A fine mese torna Host, il salone internazionale di Milano dedicato all’ospitalità, con l’annesso Salone Internazionale del Caffè (Sic). Si tratta in assoluto della manifestazione più importante di quest’anno per il mondo del caffè: nello stesso spazio per cinque giorni si incontreranno decine di migliaia di operatori da tutto il mondo e discuteranno di macchine, caffè, mercato, prospettive. Pwer l’occasione l’Istituto nazionale espresso Italiano sarà presente per esaltare davnti al pubblico internazionale l’espresso all’italiana
Gianluigi Sora, presidente dell’INEI, prevede che la manifestazione milanese possa dare un segnale di ripresa del mercato – “Qualcuno dice che Host-Sic sarà la luce in fondo al tunnel. Si parla infatti di segnali di ripresa del mercato. Nel settore delle macchine per caffè, dopo un po’ di mesi molto orientati più all’acquisto di ricambi che di prodotti nuovi, si dice che stia tornando il sereno. Nel settore della torrefazione si sono avute forti paure all’inizio dell’anno ma il mercato sembra avere tenuto.E’ proprio nel contesto di quet’anno che Host-Sic dovrebbe profilarsi come il momento della razionalità, più che dell’emozionalità. Un momento per tastare il polso del mercato, italiano ed estero, verificare con i propri partner commerciali i piani di sviluppo futuri, raccogliere informazioni dai molti operatori con cui ognuno di noi avrà occasione di parlare”
E sulla presenza di INEI ad Host 2009, G. Sora precisa quanto segue:”Per l’Istituto Nazionale Espresso Italiano Host-Sic sarà soprattutto il momento per esaltare, di fronte a un pubblico così internazionale, l’espresso all’italiana. Parlare di Espresso Italiano Certificato vorrà dire aiutare i numerosi operatori, soprattutto quelli stranieri, a comprendere cos’è la reale qualità in tazza. Estirpare un po’ di idee, curiose e bizzarre ma talvolta anche estremamente pericolose, che girano all’estero. E per farlo in modo leggero abbiamo scelto quest’anno la formula del gioco. Si chiamerà “L’Italia dell’Espresso” (pad. 9 stand M24 N23) e sarà un modo per fare capire che la grande ricchezza dell’Espresso Italiano Certificato risiede, oltre che ovviamente nella sua preziosità organolettica, nelle variazioni regionali di cui gode. Chi si vuole mettere alla prova è invitato, la sfida è aperta”
INFOFLASH/INEI
L’Istituto si è costituito nel 1998 dopo una ricerca durata tre anni che ha avuto l’obiettivo di definire la qualità attesa da chi ordina un Espresso e che è stata svolta dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e dal Centro Studi Assaggiatori, con la collaborazione di docenti delle Università di Udine e di Torino. Con migliaia di test sui consumatori e decine di test di laboratorio si è giunti a definire quali sono le caratteristiche oggettive e misurabili ricercate da chi beve un espresso. L’Istituto, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 35 associati che insieme aggregano un fatturato complessivo annuo di 700 milioni di euro. Questi operano in conformità alle regole previste nella certificazione del caffè espresso a marchio Espresso Italiano (certificazione di conformità di prodotto del Csqa n. 214 del 24 settembre 1999, DTP 008 Ed. 1), che si possono riassumere in: utilizzo di una miscela qualificata; impiego di attrezzature (macchina e macinadosatore) qualificate, impiego di personale abilitato. +INFO: www.espressoitaliano.org
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