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Un titolo che finalmente sa di futuro. L’Alchimia di Alberto Tasinato vince il premio per la miglior Mixology presentato da Gin Mare, nella guida de I Cento di Milano, vademecum per rintracciare i 50 migliori locali Top e Pop della città. Fondamentale l’apporto del responsabile del lounge bar e del ristorante Valerio Trentani, nome di spicco nella mixology italiana che inizia a farsi spazio anche nei templi della cucina. Era ora.
Da dieci anni punto fermo delle recensioni enogastronomiche di Torino, la guida de I Cento (edita da Edt) è giunta alla sesta edizione incentrata su Milano (sesta anche per quella di Roma), presentata alla Food Genius Academy di viale Col di Lana. I critici Carlo Lodovico Cappelletti, Alessandro Pellegri, Sara Porro, Gaia Corazzari, con la collaborazione di Alessio D’Aguanno, Valeria Sacchi e Francesco Zito, hanno stilato la classifica dei 50 migliori ristoranti per le grandi occasioni (Top) e le 50 migliori trattorie, più alla mano e adatte a chi mangia fuori tutti i giorni magari in pausa pranzo (Pop). Questa seconda fascia ha come filo conduttore il range di prezzo, al di sotto di 40 euro, calcolato su tre portate, bevande escluse. Non esistono vincoli o pregiudizi, la valutazione è rivolta esclusivamente alla cucina, per cui vi si trovano bistrot orientali, pizzerie, trattorie.
L’Alchimia si aggiudica quindi il premio per la miglior Mixology presentato da Gin Mare, andando ad aggiungere una tacca nella faticosa scalata verso il riconoscimento del bere miscelato a tavola o come apertura di un pasto. Troppo spesso la tradizione, inestimabile e da preservare, preclude l’approccio alle novità e alle culture del mangiarbere che paiono più lontane: l’istituzione di un premio simile e la vittoria di un polo interessantissimo come il ristorante-lounge bar di Tasinato conferma invece il trend degli ultimi tempi. Seppur lenta, l’apertura verso un nuovo concetto di esperienza a tavola va facendosi inesorabilmente strada.
Il titolo di miglior ristorante Top va per il secondo anno consecutivo allo chef Antonio Guida con il suo Seta, pluristellato Michelin in Brera. Variegata la lista delle premiazioni, che tra gli altri vede trionfare Eugenio Boer nella sezione promesse, quasi un augurio per lo chef italo-olandese che sta già mietendo enormi consensi con il suo nuovo ristorante Bu:r; il giusto premio dopo le note vicissitudini passate. Casa Paladin premia la Langosteria con il titolo di Cantina Curiosa 2019, mentre Recoaro con la sua Vanity presenta il premio Novità 2019, che va all’Antica Osteria Il Ronchettino dello chef Federico Sisti, per l’occasione in collegamento video da Bangkok dove si trovava per questioni di lavoro. Questa la lista completa dei premi:
Miglior ristorante – Seta
Premio chef donna Veuve Clicquot – Gaia Giordano (Spazio Niko Romito)
Premio Vanity Recoaro Novità 2019 – Antica Osteria di Ronchettino
Premio Lucano Osti che sorridono – Gastronomia Yamamoto
Premio Lavazza Una grande promessa – Boer
Premio Gin Mare Miglior Mixology – L’Alchimia
Premio Eataly miglior Trattoria – Locanda Perbellini
Premio Casa Paladin La Cantina Curiosa – Langosteria
Premio In punta di sala – Lume
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