Il caffè è oggi una delle bevande più importanti del mondo ed è una fonte di reddito e sviluppo in diversi Paesi, molti dei quali hanno introdotto questa coltura nei loro piani di sviluppo agricolo. La coltivazione, la trasformazione, il commercio, il trasporto e la commercializzazione del caffè danno lavoro a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Nell’economia mondiale il caffè è uno dei prodotti primari più importanti, secondo per valore solo al petrolio come fonte di valuta estera per i Paesi produttori.
Il Cluster del Caffè* (a Expo i Paesi non vengono raggruppati in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari) offre un percorso espositivo che accompagna il visitatore “dalla terra alla tazzina” e che si compone di cinque stazioni: le serre, il trasporto, la tostatura, il bar, la zona incontro. L’itinerario inizia già fuori, nello spazio verde allestito con piante di caffè, teatro della splendida mostra fotografica di Sebastião Salgado. Entrando nell’area ristoro è possibile degustare questa profumata e gustosa bevanda. Nell’area eventi si svolgono incontri, presentazioni, spettacoli. Fra il bar e l’area eventi si trova l’area mercato in cui è possibile acquistare prodotti del mondo del caffè provenienti dai vari Paesi: un modo per conservare e portare con sé il ricordo dei profumi e dei sapori incontrati. Questi i paesi presenti nel Cluster: Kenya, Burundi, Uganda, Costa Rica, Yemen, Guatemala, El Salvador, Etiopia, Ruanda.
*Creato in comunione d’intenti con l’International Coffee Organization (ICO) il padiglione racconta il passato, il presente e il futuro del caffè nelle sue tre dimensioni: il prodotto e il suo percorso dal chicco alla tazzina; la creatività, l’arte e la cultura che si sviluppano attorno alla tazzina di caffè; le storie e le tradizioni dei Paesi coltivatori e di quelli consumatori.
Fonte: www.host.fieramilano.it/