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Tutti i segreti dell’iconico rum Brugal 1888 raccontati dal suo Brand Ambassador Matteo Melara


Matteo Melara - Brugal1888

Era il 1888 quando Andrés Brugal Montaner, spagnolo emigrato dalla Catalogna a Santiago de Cuba, decise di spostarsi a Puerto Plata in Repubblica Dominicana e di fondare la Brugal & Co., andando a sfruttare la grande esperienza nel campo del rum acquisita durante i suoi anni cubani. È questo l’inizio di una lunga tradizione familiare che nel corso dei secoli ha portato il sontuoso Double Aged Rum, distribuito nel nostro Paese da Velier dal lontano 1996, alla conquista dei mercati di tutto il mondo.

Il volto italiano di Brugal 1888 da quasi tre anni è Matteo Melara, Brand Ambassador di una delle aziende produttrici di rum più identitarie del pianeta. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare nei dettagli il suo lavoro di divulgazione, oltre ai segreti di questo spirito ambrato, vivo e pregno di storia.

Com’è iniziato il tuo personale matrimonio con Brugal?
“È una piccola storia che ho sempre il piacere di raccontare e ricordare io stesso. Sono nel mondo dell’hospitality ormai da 20 anni, la maggior parte dei quali dedicata a bar, formazione, organizzazione di eventi e tanto flair bartending. Una volta deciso di cambiare e di fare uno step in avanti, sono partito collaborando con una storica azienda italiana in qualità di Field Manager, trovandomi però ben presto in una situazione in cui mi sentivo un numero e non una persona. Da lì ho deciso di spostarmi ancora e mi sono proposto per la posizione cercata da Brugal. In Velier e in Edrington, owner di Brugal, ho trovato tutto il contrario della mia precedente esperienza professionale e anche umana: due aziende, all’interno delle quali la persona è considerata come tale e quindi valorizzata. Insomma, la situazione migliore che potessi avere per lavorare!”.

Che tipo di prodotto hai trovato? Quale fattore rende così speciale Brugal secondo te?
“Non credo che si possa ridurre a un singolo fattore, dobbiamo almeno menzionarne due che spiccano sui tanti dettagli minuziosamente curati. Il primo sta senza dubbio nella nostra storia e nelle cinque generazioni di maestros roneros che tramandano una forte passione e dedizione, portando avanti una tradizione di famiglia da oltre 130 anni. Il secondo consiste nelle botti che utilizziamo: considerando che l’85% del gusto di Brugal 1888 proviene da queste, è fondamentale per noi che la loro qualità sia eccelsa. Per la prima (quercia bianca americana ex-bourbon, ndr) ci affidiamo per il 95% ad Haven Hill, con i quali abbiamo un accordo per ricevere le botti non lavate, quindi pregne dei loro whiskey; per la seconda (quercia europea ex-sherry oloroso, ndr) vantiamo invece un accesso esclusivo facendo parte del gruppo Edrington che costruisce queste botti, tra le migliori al mondo, con il solo scopo di utilizzarle per invecchiare i suoi distillati. Per darvi un’idea di quanto sia ricercato e alto il loro livello, tra la produzione e il passaggio in sherry prima che una botte sia pronta per ospitare Brugal 1888 passano ben 8 anni”.

Senza dimenticare la componente pedoclimatica.
“Tutto l’invecchiamento di Brugal viene fatto sotto il caldo sole della Repubblica Dominicana in Tropical Ageing. Questo conferisce ai liquidi un potere aromatico tre-quattro volte superiore a un invecchiamento in Europa, cosa che spesso purtroppo avviene nel mondo del rum”. 
 
Che risposte hai avuto a livello di pubblico (addetto ai lavori e non) in questi anni di lavoro con Brugal?
“La risposta è stata sempre fantastica, sia da chi se ne intende un po’ di più sia dai cosiddetti neofiti, sia da chi è abituato a bere rum dolci ma anche da chi viene dal mondo del whisky. La cosa che mi piace di più è l’espressione delle persone dopo l’assaggio, ovvero quella di una piacevole sorpresa. I bartender che lo miscelano sprigionano poi tutta la loro fantasia nella loro personale interpretazione di Brugal 1888. Sicuramente il prodotto si presta a cocktail dove lui è il protagonista principale, ed è proprio quando vedi la diversa tipologia di proposte di mixology che ti rendi conto di quanto Brugal 1888 sia ottimo nei drink. Diciamo che una volta che viene messo in lista difficilmente ne esce, considerando anche la risposta dei clienti che sono proprio il metro di misura nel successo di un cocktail”.

Vista la tua grande esperienza anche dietro al bancone, come consiglieresti di degustarlo in miscelazione?
“Quando si ha a che fare con un rum Ultra Premium bisogna dare valore al distillato, per questo Brugal 1888 è perfetto per cocktail come Negroni, Old Fashioned e Manhattan. Un consiglio per l’estate che verrà: provate a bere Brugal 1888 liscio con un cubone o una sfera di ghiaccio fatto con acqua di cocco. Questo è esattamente il modo in cui lo degusta chi lo ha creato, Don Fernando Ortega Brugal: eccovi svelato il Don Nano’s Favorite”.

Chiosa inevitabile su Velier, che lo distribuisce in Italia dal lontano 1996. Qual è il segreto di questo duraturo connubio dal tuo punto di vista?
“Semplice, Velier è conosciuta per l’alta qualità del suo portfolio e ancora di più come una boutique esclusiva per i rum. In tal senso Brugal, soprattutto con 1888, recita un ruolo di prim’ordine nei rum del suo stile”.

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