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Con riferimento alla notizia diffusa dai media italiani oggi pomeriggio circa la riclassificazione del caffè, da parte di IARC, nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per l’uomo”, Mario Cerutti, Presidente del Comitato Italiano del Caffè dichiara: “Il Comitato Italiano del Caffè esprime soddisfazione perché sono confermati gli esiti positivi dei numerosi studi e metanalisi pubblicati dopo l’ultima valutazione IARC del 1991, in base ai quali gli esperti escludono evidenze di rischio ma anzi valutano un possibile ruolo protettivo nei confronti di alcune forme di cancro, ad esempio quello al fegato e all’endometrio”.

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IARC consiglia però di evitare di consumare il caffè a una temperatura sopra i 65 °C ed altre bevande bollenti perchè probabili causa di cancro all’esofago. Sono stati assolti anche Mate e Tè ma resta in dubbio la pericolosità se queste bevande vengono consumate molto calde come in Cina, Turchia, Iran e Sud America dove per tradizione questi infusi sono bevuti a una temperatura di oltre 70 °C. 

Una vasta letteratura scientifica riporta i numerosi benefici associati ad un moderato consumo di caffè su ulteriori importanti aspetti della fisiologia umana: dalla memoria alla concentrazione, dalla performance fisica al rallentamento del fisiologico declino cognitivo legato all’età, dalla riduzione del rischio di malattie neurodegenerative (come ad esempio il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson) a una forte azione preventiva e protettiva nei confronti del diabete di tipo 2 e di alcune malattie del fegato tra cui cirrosi, steatosi ed epatite. Il caffè, assunto quotidianamente in sicurezza per centinaia di anni, è parte integrante della storia e della cultura nel nostro Paese; il suo consumo è fortemente radicato nei costumi alimentari degli italiani, che si esprimono attraverso le pratiche e i valori della dieta mediterranea, riconosciuta tra le migliori del mondo. Un’assunzione moderata di caffè, tipicamente 3-5 tazzine al giorno, come indicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel suo parere sulla sicurezza della caffeina, viene associata nella letteratura scientifica a una serie di benefici fisiologici e può far parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo.

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BIBLIOGRAFIA

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L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC-International Agency for Research on Cancer) è l’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità specializzata sul cancro. L’obiettivo dell’IARC è di promuovere la collaborazione internazionale per la ricerca sul cancro.

Il Comitato Italiano del Caffè rappresenta l’industria italiana del caffè nei rapporti con le Istituzioni nazionali, europee e internazionali. Il Comitato Italiano del Caffè collabora, attraverso propri esperti, con l’Organizzazione Internazionale del Caffè (ICO), Ente costituito nel 1963 dai Governi dei principali Paesi produttori e consumatori, sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il Comitato Italiano del Caffè aderisce alla Federazione Europea del Caffè e alla Confederazione Europea dell’Industria Alimentare (FoodDrinkEurope). Collabora con Organismi internazionali quali l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) delle Nazioni Unite, Ente che assiste i piccoli produttori agricoli dei Paesi in via di sviluppo, facilitando l’accesso degli stessi al mercato e perseguendo politiche di sostenibilità e qualità delle produzioni. Il Comitato Italiano del Caffè, in collaborazione con l’Istituto Agronomico per l’Oltremare (IAO) e con l’Istituto Italo Latino Americano (IILA), promuove l’eccellenza del “caffè espresso italiano”, mettendo in contatto il mondo della produzione con quello della torrefazione.

L’Istituto per l’Informazione scientifica sul caffè (ISIC) è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro costituita nel 1990 e dedicata allo studio, alla raccolta e alla divulgazione di studi  e ricerche scientifiche in tema di “caffè e salute”. ISIC rispetta l’etica della ricerca scientifica in tutte le sue attività e la sua comunicazione si basa su solide basi scientifiche, studi pubblicati su riviste scientifiche “peer-reviewed”. Fanno parte di ISIC alcune tra le principali aziende europee del caffè. ISIC organizza e aggiorna il sito www.coffeeandhealth.org  che mette a disposizione della comunità scientifica, dei professionisti del settore e dei media un database di oltre 600 abstract degli studi internazionali più significativi in tema di caffè e salute, con più di 400 articoli  scientifici resi disponibili negli ultimi sei anni.

+info: Ufficio stampa Comitato Italiano del Caffè  -www.coffeeandhealth.org; www.caffesalute.it; it-it.facebook.com/caffesalute

Articolo di collegamento: SALUTE & CAFFÈ: 9.400 STUDI E RICERCHE PROMUOVONO IL CAFFÈ PER GLI EFFETTI SULLA SALUTE

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