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ICO: Impatto del Covid-19 sui consumi globali del caffè


L’International Coffee Organization (ICO) ha pubblicato un report sull’impatto del Covid-19 sui consumi globali di caffè. Di seguito vengono riassunte le principali conclusioni del rapporto

 



 

La diffusione di Covid-19 rappresenta uno shock economico senza precedenti in un mondo interdipendente, poiché domanda e offerta sono ridimensionate intorno al globo e in tutti i settori. È probabile che la pandemia covid-19 abbia un profondo impatto sul globale settore del caffè, compresi produzione, consumo e commercio internazionale

L’ICO afferma che nel breve periodo i consumi fuori casa stanno diminuendo in modo significativo poiché un numero crescente di paesi sta adottando un blocco totale o parziale dei locali di consumo fuori casa. Invece i dati di vendita nei i supermercati e altri pdv al dettaglio evidenziano sul breve termine un aumento della domanda dei consumatori in alcuni paesi anche per costituirsi un maggior livello di scorte in questo periodo di emergenza. Tuttavia, il rapporto afferma che è improbabile che ciò abbia un effetto prolungato sui consumi una volta che si è esaurito “l’effetto scorte”

 

 

L’ICO ritiene invece che si possa prevedere un effetto più profondo sulla domanda globale di caffè a seguito di una recessione globale innescata dagli effetti diretti e indiretti della pandemia di COVID-19. Nella misura in cui i redditi delle famiglie si ridurranno ne conseguirà in una minore domanda di caffè in termini di volume. Inoltre, i consumatori sensibili al prezzo possono sostituire caffè di valore più elevato con miscele o marchi di valore inferiore.

Tuttavia, l’ICO afferma che l’elasticità del reddito con la domanda di caffè sarà probabilmente bassa, soprattutto nei paesi ad alto reddito e nei mercati tradizionali con alto livello di consumo pro capite. L’ICO ha condotto un’analisi quantitativa per identificare la relazione tra crescita del PIL e consumo di caffè, fornendo una stima dello shock dal lato della domanda derivante dalla pandemia di COVID-19. L’analisi si basa su un campione dei primi 20 paesi che consumano caffè, che rappresentano il 71% della domanda globale

 

 

I risultati mostrano che un calo di un punto percentuale nella crescita del PIL è associato a una riduzione della crescita della domanda globale di caffè dello 0,95 per cento, equivalente a 1,6 milioni di sacchi da 60 kg.

Il modello prevede che un calo maggiore della crescita del PIL o una recessione globale avrebbero un effetto proporzionalmente maggiore. Di conseguenza, i livelli di consumo del caffè potrebbero ristagnare – o addirittura diminuire – rispetto agli anni precedenti la crisi, caratterizzati da una domanda in costante aumento di caffè

 


 

Ulteriori effetti sul lato della domanda si riferiscono all’impatto delle misure di allontanamento sociale sul consumo fuori casa, poiché gran parte del settore dell’ospitalità è in fase di blocco e i luoghi di lavoro sono chiusi. Questo però è solo un effetto transitorio limitato al periodo del lock down che dovrebbe sterilizzarsi sul medio-lungo periodo.

L’ICO afferma che sono necessarie ulteriori analisi, in particolare dell’effetto sul lato dell’offerta della pandemia di COVID-19, per comprendere l’impatto complessivo sul settore del caffè globale e su tutti gli attori lungo la catena del valore globale. Questi effetti saranno valutati e pubblicati in un futuro report.

Per accedere al testo integrale del report ICO clicca QUI

A cura della redazione Beverfood.com

 

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