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ICO-INTERNATIONAL COFFEE ORGANISATION: RAPPORTO SUL MERCATO DEL CAFFÈ MARZO 2009


Nel mese di marzo il prezzo dell’Arabica dolce della Colombia ha registrato il livello più elevato negli ultimi 13 mesi, mentre quelli degli altri caffè sono in ribasso, particolarmente quelli dei caffè Arabica Brasile e altri naturali e quelli dei caffè Robusta. La media mensile del prezzo indicativo composto è passata da 107,60 cents EU la libbra in febbraio a 105,87 cents in marzo, con una riduzione dell’1,6% . il prezzo delle Arabica e altre dolci restano un po’ fermi, con un ribasso di solo lo 0,7%.


IL MOVIMENTO DEI PREZZI
La media mensile del prezzo indicativo composto ICO è ribassato dell’1,6% passando da 107,60 cents EU la libbra in febbraio a 105,87 cents in marzo. La media dei prezzi continua ad evolversi all’interno di una forchetta tra 103,07 e 108.39 cent EU la libbra dall’inizio della crisi dei mercati finanziari mondiali. Nel corso del mese di marzo i prezzi dei dolci Colombia hanno registrato un aumento del 6,7%, mentre i prezzi dei caffè Arabica Brasile e altri naturali e quelli dei caffè Robusta sono ribassati del 4,5% e del 4,9% rispettivamente, mentre gli altri caffè Arabica dolci hanno subito un leggero ribasso dello 0,7%. Questi movimenti riflettono il fragile equilibrio tra l’offerta e la domanda dei caffè Arabica Colombia creato dalla riduzione dei raccolti in Colombia e in minor misura la situazione in America Latina. L’evoluzione dei prezzi nella prima settimana di aprile conferma questa tendenza . Nel caso dei caffè dolci Colombia, la differenza rispetto agli altri dolci naturali, sul mercato a termine di New York, è passata da 6,46 cents EU la libbra del 1° ottobre 2008 a 50,69 al 31 marzo 2009. Nello stesso periodo la differenza tra le altre dolci e il mercato a termine di New York è aumentata da 1,85 cents EU la libbra a 14,22 cents.

LA PRODUZIONE
La produzione totale della campagna 2008/09. largamente perturbata dalla situazione in Colombia, America Centrale e Viet Nam, è stimata sull’ordine dei 127 milioni di sacchi. Questo aggiustamento al ribasso è principalmente dovuto alla ricezione di nuove informazioni. In più i programmi di rigenerazione dei produttori di caffè in Colombia e la riduzione dell’utilizzazione dei fertilizzanti -i cui prezzi sono aumentati- ha contribuito alla diminuzione della produzione dei dolci Colombia. Queste riduzioni di produzioni per la campagna 2008/09 avranno delle conseguenze notevoli in avvenire dal momento che la produzione 2009/10 corrisponderà ad una bassa produzione in Brasile secondo il ciclo produttivo biennale. Per la campagna 2009/10, che comincia in aprile, le autorità brasiliane prevedono una raccolta totale da 36,9 a 38,8 milioni di sacchi. Anche se è ancora troppo presto per stimare la produzione 2009/10, è possibile avere un ribasso sensibile in rapporto all’attuale livello della domanda.

LE ESPORTAZIONI
Le esportazioni nel mese di febbraio sono state di 8,4 milioni di sacchi, con un aumento del 5,75 rispetto al mese corrispondente 2008, il che porta il volume totale delle esportazioni dei primi 5 mesi dell’anno caffeicolo 2008/09 a 39,4 milioni di sacchi, contro 37,8 milioni nello stesso periodo dell’annata 2007/08. L’aumento è stato possibile grazie alle maggiori esportazioni dei caffè Arabica Brasile e altri naturali ed, in minor misura, dei caffè robusta e altri dolci. Le esportazioni dei dolci colombiani sono diminuite del 15,2% nei primi 5 mesi dell’anno caffeicolo 2008/09, confermando le perturbazioni dei raccolti in Colombia ed i conseguenti problemi di disponibilità per l’export.

GLI STOCK
Secondo le informazioni fornite dai paesi esportatori, il volume degli stocks di inizio campagna 2008/09 è stato di 17,4 milioni di sacchi, il più basso mai registrato dall’organizzazione. Gli stock iniziali dei dolci Colombia per la campagna 2008709 sono fortemente calati al di sotto di 0,5 milioni di sacchi. Con la situazione attuale dell’offerta molto limitata di questa categoria di caffè, è verosimile che l livello degli stock iniziali della campgna 2009/10 siano ancora più deboli. Gli stock nei paesi importatori sono stati stimati nel mese di settembre 2008 a circa 22 milioni di sacchi

I CONSUMI
I consumi mondiali per l’annata 2008 sono stimati in 128 milioni di sacchi, contro 126,5 milioni di sacchi nel 2007. I consumi interni nei paesi esportatori sono stati sull’ordine dei 35,6 milioni di sacchi nel 2008 contro 34,4 milioni nel 2007. Il consumo dell’insieme dei paesi importatori membri e non membri è stabilito in 92,4 milioni di sacchi nel 2008 contro 92,1 del 2007. Non si ha ancora alcuna indicazione di impatti significativi dovuti alla crisi economica generale. Nondimeno ci si può attendere un cambiamento di comportamento dei consumatori, soprattutto nei mercati emergenti dell’Europa Orientale. I prezzi al dettaglio sono aumentati in tutti i paesi importatori, con l’eccezione della Norvegia e del Regno Unito.

Per accedere al documento completo in originale inglese con relative tabelle e grafici andare su.
dev.ico.org/documents/cmr-0309-e.pdf

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