Ci siamo adeguati agli inglesi: sempre a parlare del tempo. Durante l’estate poi, la calda, torrida, rovente estate 2015, le previsioni meteorologiche sono diventate l’argomento quotidiano e un tema “cult” nei tele / radiogiornali, nei siti di informazione e sui social. Il caldo eccezionale era stato preannunciato già da maggio e poi comunicato con aggiornamenti quotidiani con una partecipazione sofferta settimana dopo settimana, in proporzione all’alzarsi della colonnina di mercurio.
Intorno al giovedì, spesso, arrivavano gli “allerta meteo” terrorizzanti a proposito di temperature che nel fine settimana avrebbero sfiorato i 40 gradi ma che, causa l’afa, sarebbero stati percepiti come 45…. Non si registrava un caldo così da trent’anni, anzi da centotrenta. In realtà i dati dell’Aeronautica Militare rielaborati da Nielsen dicono che sperimentammo un’estate simile nel 2012. La nostra memoria si è sciolta al caldo…
Proviamo a guardare le cose da un’altra prospettiva. Per certi prodotti con forte stagionalità l’estate 2015 è stata semplicemente fantastica. L’estate 2015 ha registrato un’impennata di vendite dei condizionatori (soprattutto al Nord), secondo Assoclima. I condizionatori sono stati messi a pieno regime generando impatti sui consumi energetici definiti “da record” quest’anno (corredati da qualche inevitabile black out).
L’estate 2015 ha visto un tripudio di zanzare & affini che, oltre ad infastidirci, hanno scatenato una corsa agli insetticidi: secondo i dati Nielsen i pesticidi hanno sviluppato vendite per oltre 87 milioni nel trimestre giugno – agosto, +12% rispetto allo stesso periodo del 2014. Anche gli albergatori sembrano soddisfatti: + 4% nel periodo giugno – settembre, secondo Federalberghi. E le vendite dei solari superano i 78 milioni nel trimestre estivo, +7% rispetto alla fresca e piovosa estate 2014.
Con quel caldo, ricordate?, accendere i fornelli era uno stillicidio. Molto più semplice optare per piatti freddi: ecco allora il successo della mozzarella (+5% nel trimestre estivo verso il medesimo periodo del 2014), della carne in scatola (+3%) e del tonno in scatola (+2%). E per chiudere un buon gelato: quelli confezionati, con oltre 500 milioni di euro, hanno avuto un incremento di vendite pari al 13% sul 2014 (dato Nielsen); quelli sfusi del 10% (dato Coldiretti). Per testare la nostra abilità culinaria con ricette da chef è decisamente meglio aspettare il fresco d’autunno. Insomma, il paniere estivo dei prodotti Nielsen ha registrato tra giugno e agosto consumi più alti dell’11% rispetto allo stesso trimestre 2014, anche se sostanzialmente allineati a quelli del 2012.
Una buona stagione, insomma, per le categorie di prodotti estivi. Per le bevande analcoliche (1.358 milioni nel trimestre giugno – agosto, + 13% sul 2014), così come per il vino. Secondo le stime di Assoenologi, il caldo ha consentito un’ottima vendemmia, caratterizzata da un aumento significativo della produzione di buona qualità. Grandi aspettative per l’“annata 2015”, dunque. Con buona pace del cioccolato: non ci sorprende che tavolette e blocchetti di cioccolato abbiano venduto il 13% in meno rispetto all’estate 2014. Una flessione di consumi scontata; aspettiamo la nemesi in inverno.
A cura di Alessandra Gaudino
Fonte: www.nielsen.com/it/it/insights/news/2015/estate-2015-gelati-and-zanzare.html