Il gruppo Ferrero ha annunciato il lancio di un’Opa sull’azienda britannica produttrice di cioccolato Thorntons. L’operazione valorizza il gruppo britannico 111,9 milioni di sterline, pari a circa 157,6 milioni di euro. L’offerta, sarà interamente cash al prezzo di 145 pence per azione e consentirà a Ferrero di espandere la sua presenza sul mercato della Gran Bretagna.
L’eventuale acquisizione del cioccolato Thorntons, consentirebbe al gruppo piemontese di entrare organicamente nel terzo mercato nazionale del cioccolato (dopo Cina e Usa) e soprattutto segna un cambio di strategia, peraltro annunciata dall’ad Giovanni Ferrero lo scorso 4 maggio a Expo. Disse: «In passato la crescita è stata solo affidata alla crescita organica. Ogni generazione deve esplorare nuove frontiere e possibilmente portarsi oltre le colonne di Ercole». Presentando l’operazione, Ferrero ha sottolineato, come «nel 2014 abbiamo conseguito il nostro migliore risultato di sempre in Gran Bretagna e questo ci ha dato fiducia sul fatto che fosse il momento giusto per ampliare le nostre radici in questo importante mercato. Questa operazione riunisce due aziende altamente complementari, ma ancora più importante, unisce due aziende che condividono la stessa passione per i marchi che crescono» e, non meno importante, la tradizione familiare da cui provengono entrambe anche se Thorntons ha poi scelto la quotazione nel 1988.
Thorntons ha chiuso l’ultimo bilancio, al 28 giugno 2014, con 222,4 milioni di sterline di fatturato e un utile operativo di 8,6 milioni. Il gruppo conta oggi 242 negozi e caffè nel Regno Unito e in Irlanda oltre a 158 outlet in franchising e impiega 3.500 dipendenti. Ferrero ha già raggiunto l’accordo per rilevare il 34,36% del capitale e ha ricevuto parere favorevole all’operazione da parte del board del gruppo britannico. L’obiettivo dell’Opa è arrivare al delisting della società. L’operazione verrebbe portata avanti dalla holding lussemburghese del gruppo Ferrero, che ha realizzato nel 2014 (chiusura al 31 agosto) ricavi consolidati per 8,41 miliardi di euro, in crescita del 3,9%, e un utile ante imposte di 907 milioni, +14,2%.
Molto soddisfatto il commento di Coldiretti sull’operazione: “Dopo la perdita di marchi storici per un fatturato di oltre 10 miliardi dall’inizio della crisi, l’Italia inverte la tendenza con la prima operazione significativa da parte del settore agroalimentare tricolore per l’acquisizione di una società inglese da parte della Ferrero. Un cambio di marcia importante rispetto alla tendenza che dall’inizio della crisi ha visto la progressiva cessione di marchi storici del made in Italy all’estero”.
+info: emanuelescarci.blog.ilsole24ore.com/ del 23 giugno 2015-06-29