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Il 29 marzo è stato inaugurato il nuovo stabilimento Grifo di Colfiorito, a Foligno. Al taglio del nastro erano presenti assieme al presidente del gruppo, Carlo Catanossi, Maria Elena Boschi, ministro per le riforme costituzionali, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, assessore regionale all’agricoltura, il prefetto di Perugia Antonella De Miro e il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi.

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«Uno stabilimento all’avanguardia, perfettamente inserito nel territorio e posizionato in prossimità della nuova statale 77 della Val di Chienti, arteria di comunicazione che migliorerà il collegamento della nostra regione con il vicino territorio marchigiano – spiega il presidente Catanossi –. Questo, oltre a facilitare l’ampliamento dei nostri orizzonti commerciali, ci darà l’opportunità di contenere i costi di trasporto e commercializzazione. Considerando che il marchio Colfiorito rappresenta per il Gruppo Grifo Agroalimentare un asset imprescindibile, non potevamo che guardare a questa operazione come a una grande opportunità di crescita e di sviluppo. Occasione per affrontare l’immediato e il futuro con la consapevolezza di aver fatto un grande investimento in un periodo in cui anche il governo centrale italiano e la Banca centrale europea spingono gli imprenditori dell’eurozona in questa direzione, visti i timidi segnali macroeconomici di ripresa».

Si rinnova così il connubio con il territorio avviato 13 anni fa quando il Gruppo Grifo Agroalimentare allargò il suo raggio d’azione facendo sinergia con il caseificio di Colfiorito, soppiantando la vecchia struttura con l’attuale, grazie anche all’intervento della Regione Umbria, attraverso lo strumento del Piano di sviluppo rurale. Un complesso di circa 4 mila metri quadrati e con 50 occupati tra produzione, logistica e distribuzione commerciale, per il cui rinnovamento sono state coinvolte alcune tra le più qualificate ditte fornitrici locali, sempre nell’ottica del ‘100% Umbria’ tipico di Grifo Latte. Lo stabilimento di Colfiorito, a regime, prevede di trasformare annualmente circa 17 milioni di litri di latte bovino in paste filate e ricotte la cui produzione, nel 2014, si è attestata rispettivamente sui 2 milioni di chili per le prime e sui 400mila per le seconde, raggiungendo un fatturato di 13 milioni di euro. «Un momento importante per il Gruppo Grifo agroalimentare – ha concluso Catanossi – e per un comparto che sta sempre più rappresentando per la nostra regione e per il nostro Paese una risorsa fondamentale, come volano e indice della desiderata ripresa economica».

 

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