Per offrire un quadro completo della realtà del marketing delle bevande a imprenditori e manager del settore, il 22° SIMEI ha organizzato, in sinergia con Zenith International – società di consulenza leader nel beverage in Europa – un convegno-workshop sulla conoscenza della realtà di mercato e sulle opportunità da seguire nei prossimi anni, nel settore mondiale della produzione e imbottigliamento delle bevande, con interessanti contributi di Sanpellegrino, Conserve italia, Zonin, Coca-Cola Italia, birra Peroni e la stessa Zenith International.
La tendenza generale è ormai quella – ha spiegato Clement Vachon, direttore Comunicazione internazionale di Sanpellegrino – di affidarsi a principi ambientali e sociali per un consumo di bevande responsabile e sostenibile. Siamo di fronte ad un mondo che cresce globalmente e non dispone più di risorse illimitate, quindi dobbiamo guardare al futuro in modo diverso. Sanpellegrino ha individuato un percorso da qui a 15 anni, che vuole arrivare ad un uso più consapevole dell’acqua. Per far ciò sta investendo molto nelle sue 9 fonti sul territorio italiano, che corrispondono a marchi storici, per un’estrazione compatibile con i risparmi energetici e il rispetto del territorio; un progetto di educazione rivolto alle scuole; nuove strade per un uso migliore delle risorse energetiche, quali il trasporto su ferrovia e il rinnovo del parco automezzi con mezzi più ecologici.
Coca Cola è preparata ai cambiamenti epocali in fatto di gusto e consumo delle bevande. Una gamma più ampia e con una maggiore consapevolezza, è la nuova proposta, illustrata da Cristina Santucci, direttore marketing di Coca Cola Italia. Anticipare e adeguarsi ai cambiamenti delle scelte dei consumatori è diventata forse la strategia più importante nell’evoluzione dei consumi. Scelta e consapevolezza sono due parole chiave. La scelta delle bevande per benessere e piacere e la consapevolezza, che l’alimentazione giochi un ruolo chiave nella qualità della vita. Per questo Coca Cola ha ampliato il proprio portafoglio con una ragionata diversificazione dei prodotti. Se nel 2001 produceva il 95% delle bevande gassate con zucchero; oggi il 10% sono bevande light, il 10% bevande piatte e il 25% acque minerali.
Coscienza del benessere e di vivere in un mondo migliore, sono anche le priorità del mercato affrontate da Paolo Gerevini, direttore marketing di Conserve Italia, trattando dell’Innovazione dei succhi per la crescita. Conserve Italia è una cooperativa italiana che riunisce lo sforzo di 18 mila agricoltori che coltivano 26 mila ettari di terra. Nonostante in Europa infatti vi siano modelli alimentari a cui seguono tipologie di consumo diverse, i cittadini europei vogliono all’unanimità (90%) prodotti nutrizionali che si rivolgano alla salute, con benefici per il corpo e la salubrità della vita. Per questo il succo di frutta o di verdura può diventare uno dei vettori principali di questa tendenza.
Anche nel mondo del vino la salute acquista molta importanza, prova ne sono gli studi e la comunicazione intrapresa da enti istituzionali (Confederazione italiana della Vite e del Vino) in sinergia con istituti di ricerca per dimostrare e divulgare le qualità benefiche di un consumo moderato del vino. Nonostante questo, come ha spiegato Francesco Zonin, vicepresidente casa vinicola Zonin – il vino italiano rappresenta sempre nel mondo un fatto di cultura e di stile. In una realtà in cui la produzione vinicola è diventata globale, prova ne sono i 500 mila ettari piantati in Cina, il consumatore va sempre più in cerca della qualità e del rapporto giusto qualità/prezzo. Le cose possono peraltro cambiare. Secondo alcune ricerche si sta facendo strada un consumo più esteso del vino, soprattutto in Paesi non produttori che cercano nuovi stimoli e messaggi per un consumo più semplice, meno culturale. Si cerca anche vini meno alcolici, da sostituire ad aperitivi (bollicine) e superalcolici (passiti a fine pasto). Casa Zonin per venire incontro a queste esigenze ha pensato a linee di vini dal gusto più dolce, morbidi, con gradazione alcolica moderata.
Infine nuove prospettive per la birra. Lo stile italiano conquista il mondo. “Bevi Birra e campi cent’anni” era un detto che aleggiava qualche anno fa. Oggi la birra, almeno quella italiana, sposta le sue chiavi di successo sul valore indiscutibile del made in Italy, come ha spiegato Filippo Scandellari, direttore marketing e innovazione di Birra Peroni. E’ stato studiato un nuovo linguaggio per la birra italiana all’estero, che comprende: stile, eleganza, italianità. Grandi investimenti anche in Italia con la campagna televisiva, che ha visto come protagonista prima Valentino Rossi, poi uno chef rinomato all’estero, quindi il mondo del design, testimone del made in Italy all’estero, con un unico leit motiv: “c’è più gusto ad essere italiani”.
Le tendenze del mercato globale delle bevande e le opportunità di forte crescita sono state delineate da Richard Hall, presidente di Zenith International, in chiusura del Convegno/workshop. Si profilano due mondi, l’Occidente dove i mercati sono maturi, la prosperità è stabile insieme alla disponibilità economica e l’Est, dove le tensioni sono forti, così come le possibilità; in generale lo sviluppo è in crescita.