Sono 12,759 milioni le bottiglie di Amarone vendute nel 2014, mentre sono 12,649 quelle che verranno immesse quest’anno sul mercato, per l’80% all’export; il valore della produzione ammonta a 350 milioni, mediamente 27 euro a bottiglia. Sono questi i dati forniti in occasione dell’Anteprima Amarone 2011 dal Consorzio tutela vini Valpolicella. Cresce il prezzo medio dell’Amarone nella grande distribuzione a livello internazionali: nei primi 6 mesi del 2014, il prezzo medio è salito del 7% rispetto al 2013, con incrementi significativi sia nei mercati chiave che in quelli emergenti.
Nei principali Paesi dell’area Euro (Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Irlanda, Belgio, Lussemburgo) la performance in valore nella Gdo è stata del +5,9%, mentre nel secondo mercato Ue di destinazione, la Danimarca, la quotazione è salita in doppia cifra (+11,4%) e addirittura del 28,5% in Russia.“C’è sempre più voglia di Amarone all’estero, dove già commercializziamo l’80% del nostro prodotto – sostiene Olga Bussinello, direttore del Consorzio tutela vini Valpolicella –, la crescita del prezzo nella gdo è la dimostrazione che il brand del nostro vino di punta è ai massimi livelli. E lo dimostra anche con il confronto con gli altri grandi vini premium italiani: qui l’Amarone vince con il 15% di valore medio in più”. Svizzera a parte (in controtendenza con un -7%) si registrano incrementi significativi in tutti i Paesi monitorati dall’università di Verona. In Germania – primo buyer al mondo di Amarone – il valore è salito del 2,1 mentre negli Usa il rialzo del 5,3% è in linea con quello europeo.
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