Storicamente le acque minerali erano confezionate in bottiglie di vetro standard, per lo più con vuoto a rendere. Con lo sviluppo del mercato le bottiglie PET hanno preso il sopravvento e le aziende ora tendono a differenziare sempre più i formati in relazione ai diversi canali e alle diverse esigenze dei consumi e dei consumatori ed in relazione al posizionamento scelto per le proprie marche.
Le bottiglie in PET rappresentano i 4/5 del totale consumo di acque confezionate, in grandissima parte di competenza delle bottiglie nei formati grandi per il consumo familiare (1,5 e 2 litri). Il formato da 1,5 litri rappresenta oltre due terzi dei volumi PET, mentre il formato da due litri si è particolarmente diffuso nelle regioni meridionali e insulari, veicolando un posizionamento prezzi euro/litro più conveniente. Dati i forti consumi pro-capite, nella GDO le bottiglie vengono spesso vendute a fardelli di più bottiglie esposti su appositi pallet all’interno dei punti di vendita. Nel settore dei water cooler sono invece utilizzati i classici boccioni in diverse dimensioni. Ma continuano a svilupparsi anche i consumi delle confezioni single serve, particolarmente le “mezzo litro”, che hanno ormai raggiunto una quota a quantità del 7 %, ma con valori quasi doppi a valore. Il mezzo litro è la confezione regina nel consumo fuori casa, a passeggio, in ufficio, nei viaggi e nello sport. Nel segmento delle single serve alcuni produttori propongono anche speciali confezioni ludiche e user-friendly per i bambini, un segmento che tende sempre più ad essere approcciato su misura.
Ancora marginale per i volumi sviluppati (inferiori all’1% sul totale acqua in plastica), ma con trend in rafforzamento, il formato da 1lt o da o,75 lt, più pratico, più leggero e meno ingombrante rispetto all’1,5 l , recentemente introdotto da alcuni produttori. La bottiglia in PET da 0,75 lt, magari con un desgn più ricercato è proposta da alcuni produttori nel canale horeca in alternativa alla bottiglia di vetro. Le bottiglie in vetro dominano invece nei canali del porta a porta (in genere con vuoto a rendere) e nell’Horeca: in questo canale i produttori stanno scoprendo sempre più l’opportunità di migliorare il proprio posizionamento qualitativo e di prezzo attraverso l’adozione di nuovi design prestigiosi e di carattere artistico.
Negli ultimi tempi il packaging è diventato uno dei fattori chiave attraverso cui le imprese produttrici tendono a qualificarsi al pubblico per un orientamento alla sostenibilità e alla difesa dell’ambiente, con investimenti continui per migliorare i processi produttivi e creare bottiglie ad alta efficienza ed a minore impatto ambientale. L’affinamento e l’introduzione di nuove tecnologie di produzione delle bottiglie in PET ha consentito a tutta l’industria di ridurre drasticamente il consumo di plastica (alleggerimento continuo delle confezioni) ed i costi di energia. Inoltre anche in Italia, come nel resto dei Paesi europei, è stata avviata da alcuni produttori l’imbottigliamento dell’acqua minerale in bottiglie con PET riciclato. Alcuni produttori, infine, hanno cominciato ad adottare delle bio-bottiglie in plastica vegetale e questi nuovi materiali rappresenteranno una novità rilevante per tutto il settore, non solo della acque minerali, ma anche degli altri soft drinks. Va rilevato che il tema dell’ecosostenibilità è diventato oramai una delle argomentazioni chiave nella comunicazione di alcune marche di acqua minerale.
A cura di Marco Emanuele Muraca Beverfood.com Edizioni
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Per una più ampia trattazione sul mercato delle acque minerali: www.beverfood.com/downloads/bevitalia-annuario-acque-minerali-bibite-e-succhi/