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L’indagine 2010 sul Settore Vinicolo, a cura dell’ufficio Studi Mediobanca, fornisce una quadro di sintesi sullo scenario mondiale e nazionale del business enologico, mettendo a fuoco gli aspetti strutturali, finanziari e borsistici dei principali gruppi operanti nel settore. Con riguardo allo scenario italiano, l’ultima indagine Mediobanca evidenzia con immediatezza le principali variazioni al vertice della classifica in corrispondenza a importanti operazioni di fusione e integrazione intervenute di recente, confermando in ogni caso la predominanza delle società cooperative ai vertici della classifica italiana dei produttori vinicoli


Per l’esercizio 2009 l’indagine Mediobanca evidenzia la seguente classifica con riguardo alle prime 5 posizioni :
1…GIV – Gruppo Italiano Vini – Cooperativa – Calmasino (Vr) – Fatt. = 302 mio euro, di cui 302 vini e spumanti
2…CAVIRO – Cooperativa – Faenza (Ra) – Fatt. = 248,8 mio euro, di cui 174,4 vini e spumanti
3…MEZZACORONA(*) – Cooperativa – Trento – Fatt. = 145,8 mio euro, di cui 145,8 vini e spumanti
4…CANTINE RIUNITE & CIV (*) – Campegine (Re) – Fatt. = 135 mio euro, di cui 135 vini e spumanti
5…CAVIT (*)– Cooperativa – Ravina (Tn) – Fatt. = 128,6 mio euro, di cui 124,2 vini e spumanti
Fonte: Dati di bilancio consolidato, in alcuni casi provvisori e riferiti al fatturato complessivo
(*) Esercizio chiuso al 31 agosto per Mezzacorona, al 31 luglio per Cantine Riunite & Civ e al 31 maggio per CAVIT.

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GIV consolida la prima posizione che già occupava nel precedente esercizio. Caviro mantiene la seconda posizione, anche se il fatturato ha subito un calo rispetto al 2008; in ogni caso il gruppo romagnolo conserva la leadership a volume con ca. 180 milioni di litri prodotti. La prima vera novità si ha con il terzo posto conquistato dalla cooperativa trentina Mezzacorona (146 mio euro di fatturato nel 2009) che scavalca la cugina CAVIT e si insedia la terzo posto. La società trentina festeggia, oltre ai brillanti risultati dell’esercizio 2009, anche il titolo di “Cantina Europea” 2009 conferita dalla rivista americana “Wine Enthusiast”. L’altra cooperativa trentina CAVIT ha chiuso, invece, l’esercizio 2009 con un fatturato in calo a 129 mio euro contro i 155 del 2008, anche a causa della fine dell’accordo di produzione per il gruppo Gallo operante sul mercato USA; la società retrocede ora al quinto posto della classifica dei grandi produttori vinicoli italiani.

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L’altra grande novità è la conquista del quarto posto della classifica da parte del nuovo gruppo Cantine Riunite & CIV, nato a seguito della fusione avvenuta fra Riunite e CIV, con un fatturato globale di 135 mio euro. Successivamente Cantine Riunite & CIV ha conquistato il controllo totalitario di GIV e, quindi, a seguito di questa ulteriore integrazione, viene ora a configurarsi una più grande agglomerata, il cui giro d’affari verso terzi è stimabile complessivamente in 416 milioni di euro, ponendosi così tra i primi 10 gruppi vinicoli al mondo. In realtà nella classifica dei grandi produttori vinicoli nazionali andrebbe considerato anche il gruppo Campari, solitamente analizzato per la sua attività relativa al comparto spirits, ma che svolge un’importante ruolo anche nel settore vini & spumanti con un giro d’affari nel 2009 di 158 mio euro (15,4% del totale fatturato di gruppo).

L’indagine Mediobanaca ha preso in esame le 99 principali società di capitali italiane operanti nel settore vinicolo, delle quali 27 hanno la forma giuridica di cooperativa , 68 quella di S.p.A. ed s.r.l. a controllo italiano e quattro sono a controllo estero. Le cooperative rappresentano una quota importante dellfaggregato (39,6% del fatturato e 28,7% del capitale investito). Il fatturato aggregato nel 2008 delle 99 società è aumentato del 2% (-0,2% per le vendite nazionali e +4,6% per lfexport). Si tratta di tutte le società italiane che fatturano più di 25 milioni di euro. Lfaggregato di queste società mette in evidenza nel 2008 un capitale investito di 4,9 miliardi di euro ed un volume di vendite di 4,2 miliardi; il tasso stimato di rappresentatività è pari al 46% del valore totale della produzione italiana (valutata nel 2008 in circa 9 miliardi di euro ai prezzi alla produzione) ed al 54% dellfexport (pari a 3,6 miliardi di euro). Nel 2008 ciascuna delle 99 società qui considerate ha realizzato mediamente un fatturato di 42 milioni di euro (60,9 milioni per le cooperative,
34,3 per le altre a controllo italiano) con poco più di un centinaio di dipendenti.

Per una maggiore documentazione si rimanda alla lettura della indagine Mediobanca

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