Secondo un’indagine riguardante gli italiani e le macchine da caffè, commissionata da SAECO e realizzata nel settembre 2006 da ASTRA RICERCHE, l’83% degli italiani sopra i15 anni prepara il caffè in casa. In numero assoluto si tratta di circa 36 milioni di italiani, con prevalenza delle donne, mentre i non preparatori – in media un italiano su sei – sono soprattutto uomini, concentrati nella classe di età 15-24 anni.
Sempre secondo la ricerca Saeco/Astra, nelle case italiane vengono preparate ogni giorno oltre 200 milioni di tazzine di caffè (escludendo bar, ristoranti, uffici, ecc.), di cui la metà tra le 7 e le 9 del mattino in occasione della prima colazione.
Attualmente gli italiani che fanno il caffè in casa usano soprattutto la moka (79%),
ma già il 27% ricorre ad una macchina espresso:
->anzitutto quella manuale, che funziona con caffè macinato o con cialde (8.0 milioni);
->quella automatica, ossia quella che – schiacciando un tasto – fa tutto lei per poi espellere i fondi del caffè in un contenitore all’interno della macchina (2.6 milioni);
-> infine la macchina espresso con capsule (1 milione).
Tra i tipi di caffè domina, ovviamente, il caffè normale (81%), che in un caso su quattro è un vero e proprio espresso (“come al bar”), ma il 23% preferisce il “caffè corto o ristretto ed il 14% il caffè lungo.
In futuro il mercato delle macchine espresso usate in casa dovrebbe espandersi. Al riguardo sono state espresse queste preferenze:
->il 51% amerebbe poter preparare un vero e proprio espresso;
->il 42% il cappuccino con la schiuma;
->il 26% un reale caffè ristretto;
->il 22% il caffelatte
->il 19% il latte e macchiato, entrambi con vero espresso;
->il 16% il vero espresso lungo;
-> più del 6% altre bevande ‘speciali’ a base di caffè (lo shakerato, i cocktail, ecc.)
( N.B. il totale fa più del 100%, in quanto l’intervitato poteva esprimere più di una preferenza)
Secondo l’opinione della maggior parte degli intervistati, la macchina espresso ideale dovrebbe essere efficiente e semplice (da usare, pulire e nella manutenzione). Poi dovrebbe esser più elastica, capace di fare bene non solo l’espresso ma anche il cappuccino, il latte macchiato, il caffè shakerato, ecc.. Più d’un terzo la vorrebbe classica, non troppo avanzata e non cara; ma quasi un altro terzo è disposto a spendere di più pur di averla di qualità, con ottime performance, di una marca nota e specializzata, tecnologicamente all’avanguardia e connotata da un bel design moderno
Con l’aiuto di particolari analisi statistiche sono state ricavate le tre tipologie fondamentali degli utilizzatori di macchine del caffè in Italia:
Il primo tipo è quello dei TRADIZIONALISTI (31% del campione): per lo più tardo-adulti e anziani, poveri o semi-poveri, con basso o nullo titolo di studio, pensionati e casalinghe così come operai e impiegati di basso livello o agricoltori o disoccupati, medi o forti preparatori personali in casa per sé e per altri di caffè (e solo di caffè: non di cappuccino, ecc.), utilizzatori un po’ della napoletana e moltissimo della moka. Non hanno macchine espresso e spesso non le amano. Napoli è la capitale, orgogliosa, di tale gruppo.
Il secondo tipo è quello delle TRANSIZIONALI (36% del campione): assai al di sopra della media sono donne men che 50enni, con reddito e consumi tra medi e medio-bassi, con la licenza media e il diploma di scuola media superiore, caratterizzate da una cultura moderna ma non certo avanzata, attenta alle nuove tendenze ma spesso all’insegna del ‘vorrei ma non posso’, a volte insicure e altre volte invece dotate di grande autostima, forti preparatrici di caffè in casa, tutte usanti la moka, ma aspiranti a possedere una macchina espresso (specie manuale). Roma ne è la capitale.
Il terzo tipo è quello degli INNOVATORI (33% del campione ): con un forte peso dei men che 40enni ed in particolare delle nuove coppie 25-34enni, con reddito e consumi medio-alti e alti, laureati o diplomati, colti e internauti, tecnòfili e a volte maniaci della tecnologia, massimamente attenti al moderno design, benestanti e a volte affluenti, neo-edonisti e spesso in carriera, imprenditori/dirigenti/professionisti e appartenenti alla fascia alta del ceto medio, deboli preparatori di caffè, ma utilizzatori prevalenti ed entusiasti di macchine espresso ed in particolare di quella automatica, opinion leader diffusi, sicuri di sé e a volte un po’ presuntuosi, con uno stile di vita avanzato e super-impegnato. Bologna ne è la capitale
Infoflash/SAECO
Le origini di Saeco International Group risalgono al 1981 quando Sergio Zappella e Arthur Schmed fondarono la società Saeco S.r.l., con sede a Gaggio Montano, una piccola località in provincia di Bologna e iniziarono a produrre macchine per caffè espresso per uso domestico. Fino ad oggi, numerosi brevetti internazionali hanno scritto la storia del caffè.
Nel frattempo, oltre 70 ingegneri e tecnici specializzati lavorano per perfezionare il piacere del caffè. Oggi Saeco International Group è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine da caffè ad uso domestico e professionale, di distributori automatici di bevande calde, fredde e snack. Saeco si e’ sviluppata con successo fino a diventare un gruppo a forte propensione internazionale, con 15 filiali in Europa, Stati Uniti, America Latina, Australia, Asia e una rete di importatori per la distribuzione dei prodotti a marchio Saeco in piu’ di 60 paesi nel mondo. Nelle strategie di espansione del gruppo un ruolo fondamentale l’ha giocato l’acquisizione del controllo della Gaggia S.p.A. (www.gaggia.com), società titolare di un marchio storico nel settore delle macchine per caffè professionali. La conquista di nuovi mercati è inoltre perseguita grazie ad importanti investimenti destinati alla razionalizzazione degli impianti produttivi in Italia e alla costruzione di un nuovo insediamento produttivo a ciclo completo in Romania.
+INFO: www.saeco.it
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