Prima la richiesta della Corte Suprema indiana, fatta a Coca Cola India ed a PepsiCo India, di svelare la ricetta segreta della loro bibite. Ora arriva la messa al bando delle due bevande in centinaia di scuole statali e college della regione indiana del Gujarat. Casus belli, la denuncia di un istituto di ricerca che ha detto di aver trovato pesticidi nelle bevande prodotte dalle filiali locali di Coca e Pepsi.
Ma le autorità indiane non ci hanno voluto sentire. Niente Coca e Pepsi agli studenti fintanto che la situazione non si sarà chiarita. Ad aver provocato l’allarme è stato, settimana scorsa, uno studio pubblicato dal Centro per la Scienza e l’Ambiente di Delhi: la ricerca ha evidenziato un residuo medio di pesticidi di 11,85 parti per un miliardo in 57 campioni di Coca Cola e Pepsi prodotti in 12 Stati indiani. Questo livello è più alto di 24 volte rispetto al limite stabilito, ma non ancora in vigore, dal Bureau of Indian Standards. Il dato, tuttavia, è bastato al governo del Gujarat per bandire le due bibite più diffuse al mondo dalla mensa dei giovani studenti che si troveranno a dover rinunciare, fino a nuovo ordine, alle amate bollicine.
(Cfr analoga notizia apparsa su Corriere della Sera dello 06 agosto 2006 che parla della messa al bando delle due bibite in 4 stati dell’India: MADHYA PRADESH, GUJARAT, RAJASTHAN, PUNJAB- Per ulteriori informazioni vedi anche www.indiadaily.org del 10 e del 14 agosto 2006))
Pepsico/Beverfood file
Coca Cola Italia/Beverfood file
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