Dopo le visite all’Ardito della Torre dei Conti e a Villa Aldobrandini, è fissato per sabato 14 maggio il terzo e ultimo appuntamento (per questa stagione) dell’iniziativa del FAI-Fondo Ambiente Italiano – “cosa FAI oggi” – ideata in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e sostenuta da Caffè Trombetta: un percorso che si snoda idealmente per la Città Eterna, offrendo a tutti la straordinaria opportunità per scoprire, conoscere e apprezzare luoghi solitamente chiusi al pubblico, o comunque turisticamente poco conosciuti. L’appuntamento è al Tempio del Divo Claudio.
Sul versante occidentale del Celio, vicino alla valle del Colosseo e al Palatino, sorge un largo terrazzamento che era destinato a ospitare sostenere il Tempio dell’imperatore Claudio, voluto dalla vedova Agrippina dopo la sua morte (54 d.C.). Dopo l’incendio del 64 d.C., il complesso fu fatto inserire da Nerone nella Domus Aurea, trasformandone un lato in un ninfeo monumentale i cui resti rappresentano l’elemento distintivo e meglio riconoscibile del monumento su via Claudia. Importanti resti del terrazzamento si trovano anche sul lato settentrionale verso il Colosseo, dove è conservato anche un edificio identificabile come una grande cisterna. Dopo l’età antica, nel sito dove sorgeva il Tempio si insediarono diverse comunità monastiche, mentre l’area circostante era coltivata a vigne.
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Chi è il FAI
Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E’ questa la missione del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano. + info: www.fondoambiente.it