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Dopo Inter e Milan anche Esselunga entra nel mirino dei cinesi


Secondo quanto riferisce la Repubblica nella sezione Economia e Finanza di oggi, il colosso cinese dell’immobiliare e dell’energia Yida International Investment. avrebbe offerto 7,5 miliardi di euro per l’acquisto della catena di supermercati Esselunga della famiglia Caprotti.

 

 

Questa offerta rappresenta il 25% in più del massimo della valutazione offerta lo scorso settembre dai fondi  Blackstone e Cvc, che avevano valutato il gruppo (prima che venisse a mancare il fondatore Bernardo Caprotti) e spiazza la famiglia. Contrariamente a quanto scritto dal padre Bernardo Caprotti nelle sue ultime volontà che auspicavano una vendita, l’ultimagenita Marina sembra oggi più orientata a tenere la proprietà e a continuare a gestire il gruppo in modo familiare sotto la guida di Carlo Salza, forte dei 7,54 miliardi di fatturato registrati lo scorso anno. In quest’ottica nel consiglio della società operativa è entrato come amministratore non esecutivo, anche suo marito Francesco Moncada di Paternò, affiancando la stessa Marina che è vice presidente, mentre Giuliana Albera (la madre di Marina) è presidente onorario.
 

 

 

 

La manifestazione di interesse cinese cade in un momento in cui la discussione sul futuro di Esselunga tra gli eredi di Bernardo Caprotti è particolarmente accesa.
Marina, che assieme alla madre dispone della maggioranza del pacchetto azionario, sarebbe orientata a liquidare i fratelli Giuseppe e Violetta, ma esiste una grande divergenza tra l’offerta economica dei suoi advisor e la richiesta dei fratelli per la propria partecipazione del 30% in Esselunga e del 45% in Villata (la immobiliare del gruppo).  Differenza che, alla luce dell’offerta ricevuta da Yinda International,  non solo appare più che giustificata, ma rischia anche di salire ulteriormente. A complicare le cose anche il fatto che Marina e la madre Giuliana non hanno mezzi sufficienti per liquidare Giuseppe e Violetta, né possono caricare di una simile cifra di debiti Esselunga, senza il rischio di pregiudicare l’attività del gruppo della grande distribuzione.

 

Per saperne di più:
www.repubblica.it/economia/finanza/2017/06/15/news/e_davvero_falce_e_carrello_i_cinesi_di_yida_offrono_7_5_miliardi_per_esselunga-168138586/?rss

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