© Riproduzione riservata
Ritorna MixFactor, la cocktail competition dedicata ai nuovi barman di talento promossa da Mercanti di Spririts e Ron Relicario e che a causa della pandemia non è andata in scena in questo difficile 2020.
Per l’occasione abbiamo incontranto Mariano Minieri del Blue Island di Sant’Agnello (NA) che con il suo cocktail Psiche si è aggiudicato l’ultima edizione di MixFactor Relicario Experience.
Ciao Mariano, innanzitutto come stai?
Bene e sempre molto positivo, anche se dirlo di questi tempi forse è pericoloso, scherzi a parte sono carico e fiducioso.
È trascorso ormai un anno dal tuo viaggio a Barcellona, puoi raccontarci che ricordi hai? Com’è stata l’accoglienza in Spagna?
Il tempo per me si è fermato lì in Spagna, è stato il mio ultimo viaggio e direi che per aver vinto una competition ed essere stato in vacanza, ne ho fatto poi venir fuori un gran casino; chiedo scusa a tutti e prometto che non vincerò più nulla (ride, ndr).
I ricordi più vivi si fermano alle prime due giornate, quelle in cui si è rimasti sobri, sono arrivato a Girona ed ho trovato facilmente il mio Hotel, dove sono stato benissimo, in serata sono stato in giro con Alison Jagielski, Marketing Manager di Beveland Distillers, è stata molto gentile, pioveva molto ma è passata a prendermi in hotel con la sua auto, emblema della serata, in un locale, dopo aver chiesto un americano, ci hanno servito un fantastico caffè americano, siamo però poi riusciti ad ottenere il nostro aperitivo.
Il giorno seguente, si è aggiunto a noi Gerard Ruiz, Brand Ambassador Ron Relicario, e siamo stati alla Beveland, dove ho visitato l’intero stabilimento. Qui ho approfondito il processo produttivo, i macchinari, e poi alambicchi, botti… Infine abbiamo testato alcuni nuovi prodotti che sarebbero stati lanciati nei mesi successivi.
Dopo la visita all’azienda, siamo stati raggiunti per il pranzo da Jordi Xifra, Marketing Director; con lui ci siamo recati ad Olot, una piccola e caratteristica cittadina. Qui abbiamo visitato la Russet, una piccola azienda familiare, famosa per la produzione di una pregiata e antica Ratafià. Questa piccola realtà mi ha affascinato tanto quanto i racconti e la passione di uno dei titolari che mi ha accompagnato durante il tour. Ho avuto l’onore di assaggiare un Ratafià, ad uso familiare, con un invecchiamento di oltre 50 anni, è stata un’esperienza molto costruttiva.
Trascorse le prime due giornate, ci siamo spostati poi a Barcellona, quando non ci sei mai stato ed arrivi lì non puoi non rimaner estasiato, uscire dalla stazione e trovarsi la Sagrada Familia accanto è un qualcosa che lascia senza fiato, dopo aver raggiunto la struttura che ci ospitava, siamo subito usciti ed è partito il nostro viaggio spirituale, primo drink al Boadas, poi dr. Stravinsky che mi ha impressionato sia per la struttura ed arredamento del locale, che per il menù, in attesa che aprissero man mano tutti gli altri locali, ci siamo fermati in un altro cocktail bar, meno conosciuto, dove però ci siamo divertiti e siamo giunti alla nostra quarta consumazione. Raggiunto il livello pro di bevitori, siamo arrivati al Paradiso, un locale meraviglioso che con grande orgoglio è gestito da un italiano, locale molto particolare, nascosto dietro un piccolo ingresso ma che è poi molto ampio ed accogliente, anche lì un menù innovativo e cocktail serviti in bicchieri molto particolari.
Per ultimo, e raggiunto ormai il livello master (ride, ndr), abbiamo chiuso la serata in discoteca, una struttura disarmante alla quale non siamo abituati qui da noi, immensa, su più piani, con più stanze, ognuna con una musica diversa, su piani, stanze e musica però non posso garantire, diciamo che è quel che ho visto ed ascoltato in quella serata dopo almeno 7 cocktails.
Cosa ti è piaciuto in particolare del concorso Mix Factor e del premio?
Direi che quel che mi è piaciuto di più del concorso sia stato il premio e del premio, le bottiglie di distillati ed il giro dei cocktail bar.
Tornando seri per un attimo, è un concorso che ti lascia tanto, la tensione lascia subito spazio ai sorrisi, l’aria che si respira è familiare, c’è armonia anche fra i vari concorrenti ed il tema della gara dato a sorpresa, permette di far venir fuori il vero estro dei partecipanti.
È stato un anno molto difficile, e anche Mix Factor si è fermato, tuttavia tra circa un mese sarà presentata la sesta edizione e tu farai parte della giuria, che consigli vuoi dare ai concorrenti?
Dopo un anno così, il pensiero di ripartire, tutti insieme, mi riempie di gioia, Mixfactor è un concorso avvincente ma anche friendly e si prende man mano familiarità anche con gli stessi giudici, molto disponibili, oltre che con Armando Follari, Marketing Manager Mavi Drink; far parte della giuria sarà un piacere ed è un qualcosa che non avrei mai pensato di fare, non so cosa proverò ma sarà emozionante almeno quanto lo è partecipare, forse addirittura con qualche difficoltà in più, sicuramente sarò pronto a bere.
Ai concorrenti dico che è ovvio si speri di vincere ma la cosa importante è confrontarsi con tutti gli altri partecipanti, ognuno avrà un modo diverso di lavorare e c’è da prendere sempre spunti nuovi da tutti, l’atmosfera garantisco sarà amichevole e bisogna solo godersi la giornata, divertirsi e far divertire, parlare a noi in giuria come si parlerebbe ai propri clienti nel proprio locale, io ho impiegato tre edizioni per vincere e quindi, comunque vada, posso far da esempio e dire di essere caparbi fino alla fine.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I miei progetti sono tanti, innanzitutto continuo a gestire il Blue Island di Sant’Agnello, che quest’anno compirà 10 anni; fra progetti e consigli quel che posso dire a tutti e di non sentirsi mai arrivati e porsi sempre nuovi obiettivi. Io non mi sono mai fermato, ho investito in work station portatili e mi sono specializzato nel bar catering, ho collaborato e collaborerò all’apertura di nuovi locali in penisola e continuerò ad investire nella formazione del personale, ormai da anni collaboro con una bartender school del napoletano, e con frequenza sto organizzando svariati corsi e masterclass in tutta Italia. Per ultimo entro la fine del 2021 dovrei riuscire a lanciare sul mercato un liquore al quale sto lavorando da oltre un anno.
© Riproduzione riservata