Chi ha detto che non si può bere un buon cocktail e mangiare altrettanto bene nello stesso locale? “Però – Fine dining with cocktail”, nel cuore di Pisa, è sicuramente una delle risposte a questo interrogativo.
Aperto dallo scorso dicembre, questo frizzante locale in Piazza Chiara Gambacorti è per definizione un fine dining con una cucina dai toni raffinati e moderni, oltre che innovativi, a cura dello chef Lorenzo Picardi. Ma è, al contempo, anche un cocktail bar in rampa di lancio, grazie all’ingresso nel suo team – dallo scorso 1° giugno – del barman Carlo Maniscalco, attuale Bar Manager della struttura. È proprio lui che Beverfood.com ha intervistato, quindi, per presentare il nuovo corso di “Però”: molto più di un semplice ristorante, molto più di un semplice cocktail bar.
Carlo, come si è sviluppato il tuo lavoro in questi primi mesi?
“Sono entrato in punta di piedi, cercando di non snaturare il format del locale e mantenendo per questo la stessa impostazione grafica del menù. Il mio obiettivo, ovviamente, è stato quello di migliorare la parte drink a 360°: per questo mi sono concentrato sia su una cocktail list per tutti i gusti che spazia dai Classici ai Vintage, dai Tiki agli Alcol Free e ai Soft Alcol, sia su un’ampia selezione di vini bianchi, rossi, rosati e bollicine, insieme a una buona scelta di birre artigianali toscane”.
A chi si rivolge principalmente la proposta eno-gastronomica di “Però”?
“Parliamo di un locale prevalentemente serale, frequentato solitamente da una clientela di fascia medio-alta, quasi sempre pisana. Lavoriamo particolarmente con la ristorazione e quindi il bere fa da cornice, seppur in modo importante: ‘Mangiare e bere bene’, insomma, è questo il nostro motto. Proprio per tale ragione al tavolo facciamo di solito una doppia ordinazione: io seguo i drink, la ragazza di sala resta sul food. Ognuno con la specializzazione”.
Che bilancio fai, ad oggi, di questa tua nuova avventura?
“Sicuramente positivo, sono entrato con grande energia e ho cercato subito di dare la mia impronta. Ho allestito la nuova bottigliera, inserendo diverse etichette Premium e non solo i prodotti standard, valorizzando molto anche la parte Amari. Dal 1° giugno a oggi abbiamo già fatto tanta strada, ma il percorso è ancora lungo e sono convinto che piano piano continueremo a crescere. È questo, d’altronde, il traguardo che ci siamo prefissati tutti qui a Però”.