Da poco si è conclusa la IV edizione di MixFactor Relicario Experience, contest di Mixology alla ricerca di nuovi talenti, ideato e promosso da FiveSenses in collaborazione con Ron Relicario.
Abbiamo incontrato Umbreto Oliva che con il suo cocktail Five Zen ha trionfato nella manifestazione aggiudicandosi diversi premi tra cui un’ambito Study Trip in Catalogna.
Ciao Umberto, innanzitutto come stai?
Molto bene, qui a Messina siamo nel pieno della stagione invernale, io ho appena iniziato una nuova avventura come bar manager presso il Lepanto.
A distanza di un po’ di giorni dalla finale, puoi dirci quali sono state le tue sensazioni in gara?
All’inizio ero un po’ teso, per me era un’esperienza nuova, onestamente ero lì per mettermi in gioco e confrontarmi con altri professionisti.
La tensione si è smorzata subito però, visto che nell’aspettare la master class del brand ambassador Relicario, Gerard Ruiz, ho avuto tutto il tempo di conoscere e scambiare due chiacchere con tutti i partecipanti. Questo ha fatto sì che si creasse un clima di condivisione e di sana competizione.
Mi sento in dovere di ringraziare tutti i colleghi che hanno partecipato, la gara è stata un esempio di correttezza e trasparenza, tengo a sottolinearlo visto che capita spesso che in altre competition durante la votazione non viene rilasciata nessun tipo di scheda di valutazione.
Quando sei partito? Com’è stata l’accoglienza in Spagna?
Sono partito da catania il 21 ottobre, ero già stato a Barcellona ma mai nell’entroterra. Arrivato a Girona ad attendermi c’era il caro Jordi, Marketing Manager di Beveland Distillers, con il quale ho fatto un breve giro per le vie della città, prima di giungere in un lussuoso hotel in centro città nel quale ho pernottato.
La Catalogna è una regione ricca di storia, cultura e paesaggi, come hai trascorso i tuoi giorni lì?
La mattina dopo il mio arrivo mi sono recato ad Olot, una cittadina molto caratteristica perchè circondata da 4 vulcani inattivi, qui ha sede la Beveland Distillers, che ho visitato insieme a Jordi.
Qui durante la mattina ho approfondito la conoscenza dei prodotti dell’azienda.
È indescrivibile l’odore di vaniglia e caramello che c’era nelle cantine dove viene fatto invecchiare, in botti di rovere che contenevano bourbon, il Ron Relicario. Dopo aver degustato diverse tipologie di ron, ci siamo fermati a pranzare in un bel ristorante specializzato in cucina tradizionale catalana, qui ho assaggiato la mitica Patata di Olot, due sfoglie di patate ripiene di carne di manzo.
Nel pomeriggio l’experience è continuata con la visita alla Pastìsseria Ferrer, la più antica pasticceria di Olot. Qui, con il supporto dei maestri cioccolatieri ho imparato a produrre a mano dei deliziosi cioccolatini a base Ron Relicario e ho approfondito l’abbinamento Ron e cioccolato.
La sera sono stato ospite di Joel, proprietario di Beveland, con cui ho cenato in un magnifico bistrot in centro città. Mi ha colpito per la sua disponibilità e la sua umiltà, nonostante sia il proprietario di un’azienda così grande.
Dopo un primo giorno di full immersion, abbiamo approfittato della mattinata del secondo giorno per visitare i dintorni di Olot. Qui ho visitato dei caratteristici centri medioevali di una bellezza unica.
Nel pomeriggio ho conosciuto Jordi e suo fratello, proprietari della storica distilleria Russet, ormai alla 5 generazione. Jordi mi ha fatto capire l’importanza della passione e dell’amore che sono indispensabili per produrre qualcosa di unico. La Ratafia Russet è un mix di pregiate erbe officinali e noci verdi che invecchiano lentamente in barrique, sotto l’attenta supervisione e con l’amore instancabile dei due fratelli. Mi sono emozionato quando Jordi mi ha fatto assaggiare il loro segreto di famiglia. Una Ratafià trovata per caso in una botte che il padre aveva nascosto, e che aveva oltre 50 anni di invecchiamento.
Dopo questa visita siamo rientrati a Girona dove ci ha raggiunti Gerard Ruiz, il simpaticissimo Brand Ambassador che avevo già avuto modo di conoscere durante la finalissima di Napoli. Abbiamo cenato in un bistrot e poi abbiamo girato un po’ di cocktail bar a Girona.
L’ultimo giorno lo abbiamo trascorso interamente a Barcellona, giusto il tempo di una visita alla sempre bellissima Sagrada Familia, una passeggiata sulla coloratissima Rambla e poi abbiamo iniziato un bel tour tra alcuni dei locali più interessanti della città. Una prima tappa al Boadas Cocteleria, uno dei più antichi cocktail bar di Barcellona e poi dritti al Dry Martini e al Paradiso, qui il bar manager italiano ci ha ospitati in uno “Speakeasy dentro lo speakeasy”.
Da qui i miei ricordi si iniziano ad offuscare… scherzi a parte rientrato in hotel a stomaco pieno mi sono svegliato l’indomani per partire, triste di lasciare quella realtà ma pronto per la nuova avventura che mi aspettava.
È stata un’esperienza intensa, che ricordi ti ha lasciato?
Mi ha lasciato dei ricordi bellissimi, ho imparato che ci vuole passione per far bene le cose, che tu abbia una grandissima distilleria come la Beveland o che tu abbia una piccolissima distilleria come la Russet o una antica Pastìsseria come la Ferrer.
Inoltre ho imparato che vale la pena mettersi in gioco, è l’unico modo per poter crescere e fare nuove esperienze, così come mi è capitato con la vittoria di MixFactor, per la quale voglio ringraziare la Mavi Drink che mi ha dato questa possibilità. Spero di poter collaborare ancora con loro.