I fabbricanti di bevande analcoliche guardano con ottimismo al futuro: le vendite stanno aumentando in tutto il mondo – soprattutto nei mercati dell’Europa dell’est che rivelano grossi potenziali di crescita per acqua, succo di frutta, bevande con aggiunta di selz & co. La INTERVITIS INTERFRUCTA 2007, che avrà luogo dal 22 al 26 aprile a Stoccarda, porrà al centro dell’attenzione la produzione di frutta e succhi di frutta nonché la produzione e la commercializzazione del vino.
All’incontro mondiale dell’industria del vino e dei succhi di frutta, che si tiene ogni tre anni, l’Associazione viticoltori tedeschi e la Fiera di Stoccarda unitamente all’Associazione delle industrie tedesche dei succhi di frutta (VdF), promotore della manifestazione, si aspettano ben 600 espositori e 40.000 operatori da tutto il mondo. Essi potranno raccogliere informazioni su tutti gli aspetti della produzione moderna di succo di frutta agli stand delle aziende leader nelle tecnologie come Krones, KHS, Alfa Laval, Bucher, Defranceschi, Della Toffola, Begerow, Erbslöh, Pall, Velo e Westfalia: dall’accettazione della frutta all’imbottigliamento, dall’analisi delle bevande ai pavimenti industriali. Circa due terzi degli espositori IVIF presenteranno tecnologie e know-how per la produzione di vino, frutta e succhi di frutta. In esposizione vi saranno trattori, presse per la frutta, impianti di selezione, serbatoi in acciaio, filtri, impianti di imbottigliamento ed etichettatrici.
Per gli esperti del settore succo di frutta e per tutti gli interessati all’industria delle bevande analcoliche, martedì 24 aprile l’Associazione delle industrie tedesche dei succhi di frutta organizzerà un simposio di economia aziendale che tratterà in prima linea i miglioramenti nel rapporto costi/profitto aziendali. In conseguenza a ciò, anche le strategie di prezzo per i prodotti finiti, gli acquisti efficienti e una politica energetica ponderata andranno a costituire la base per il successo economico dell’azienda. Durante la INTERVITIS INTERFRUCTA 2007, il 25 aprile la Federazione industria europea dei succhi di frutta (AIJN) organizzerà il suo secondo workshop sull’Allicyclus bacillus.
Analogamente al vino, anche nella frutta e nei succhi di frutta si assiste ad una crescita costante del commercio mondiale. Il 30 percento della produzione globale di frutta viene trasformata in succhi, bevande a base di frutta e vino. Il concentrato di succo d’uva proveniente dal Cile, ad esempio, viene trasportato per migliaia di chilometri per poi essere trasformato nel sud est asiatico, ad esempio, in succo d’uva o vino. Ogni anno nel mondo vengono prodotti ben 30 miliardi di litri di bevande fra succo e nettare di frutta e bevande a base di frutta ad alto contenuto di frutta per un valore complessivo di 30 miliardi di dollari USA. I paesi più importanti sono Brasile, USA, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Italia, Cina e Giappone. Poiché spesso l’area di produzione della frutta e le zone principali di consumo si trovano a considerevole distanza l’una dall’altra, il settore del succo di frutta sta acquisendo un ruolo sempre maggiore: oltre il 50 percento spetta al succo di arancia, il 25 percento al succo di mela. Oltre il 50 percento della produzione annua dei 2,6 milioni di tonnellate di concentrato di succo di arancia proviene dal Brasile, un ulteriore 40 percento dagli USA.
Questa realtà colpisce ancora di più l’industria nel caso in cui, come accaduto negli ultimi 15 mesi, a causa del forte recesso del volume di produzione in Brasile il prezzo del concentrato di succo d’arancio è salito del 180 percento (!). Tuttavia, il consumo mondiale di succo d’arancia rimarrà al primo posto anche in futuro. Sono proprio i mercati dell’estremo oriente e dell’est europeo ad offrire un enorme potenziale di crescita mentre in Germania il consumo ad alto livello sta subendo un ristagno. I quasi 40 litri di succo di frutta e nettare di frutta pro capite fanno dei tedeschi i “campioni del mondo” mentre il consumo medio all’interno dell’Ue ammonta a 25 litri. Anche nella produzione i tedeschi occupano il primo posto. 429 fabbricanti di succhi di frutta su 650 presenti all’interno dell’Ue sono aziende tedesche cui spettano 7.500 posti di lavoro su 21.600 e quasi la metà dell’intero volume di fatturato, pari a otto miliardi di Euro.
Molte aziende tedesche di succo di frutta hanno la loro sede nel Baden-Württemberg, la patria della INTERVITIS INTERFRUCTA. Questo non stupisce visto che il 40 percento delle mele tedesche proviene dal sud ovest dove il clima consente la coltivazione di quasi tutte le varietà di frutta comune. Non sono solo i produttori di frutta e succhi del Baden-Württemberg a puntare fortemente sulla scoperta di nuovi mercati negli stati dell’est europeo. In Russia, ad esempio, negli ultimi dieci anni il consumo pro capite di succo di frutta e nettare di frutta è salito da 3,2 a 18,3 litri, in Ucraina da 2,2 a 12,9 litri e in Polonia da 8,2 a 22,7 litri. A paragone, i due paesi nuovi nell’Ue, Bulgaria (9,8 litri) e Romania (4,6 litri), hanno ancora parecchio da recuperare.
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