Il recente acquisto del 10% del pacchetto azionario di Green Mountain Coffee da parte di Coca-Cola, ha dei riflessi importanti anche su Lavazza, che a sua volta controlla un pacchetto superiore all’8 per cento nel gruppo Green Mountain. La ricaduta di questa operazione per la Lavazza, come ci ha dichiarato l’amministratore delegato Antonio Baravalle a il Sole 24 Ore, non è soltanto finanziaria, ma anche strategica.
«Quando siamo entrati nel pacchetto Grenn Mountain Coffee lo abbiamo fatto pensando al futuro – ha detto Baravalle -, alla necessità di penetrare con i nostri prodotti il mercato del caffè americano. La Green Mountain Coffee ha un prodotto, il Keurig per la produzione dell’espresso o del cappuccino a cartucce, che copre la grande maggioranza del mercato americano, è presente già oggi in oltre 15 milioni di famiglie e arriverà a coprire 25 milioni di famiglie americane entro la fine del 2014. L’ingresso della Coca-Cola è per noi una grande notizia. Si apriranno nuove prospettive ma soprattutto sappiamo con certezza che dei nostri concorrenti nel settore del caffè, come Nestlé o Starbucks, sono a questo punto esclusi da Green Mountain Coffee». Dal punto di vista finanziario va sottolineato il fatto che a seguito dell’operazione Coca-Cola il titolo della società Green Mountain Coffee è aumento di quasi il 30%. Ai prezzi di chiusura di ieri, dunque, l’investimento di Lavazza, che originariamente fu per alcune centinaia di milioni di dollari, vale ora non meno di un miliardo e 300 milioni di dollari, uno dei più importanti investimenti strategico-finanziari italiani negli Stati Uniti.
+info: www.ilsole24ore.com/ del 7.02.14