A Rathdrinagh, in Irlanda, il Bar & Lounge dei McKeever, un pub di 152 anni che serve una comunità rurale a 30 miglia a nord di Dublino, ha attivato un drone per la consegna a domicilio della birra, magari assieme ad un sacchettino di patate
Il drone, gestito dal nipote dei McKeever, Paul Clarke, attraversa il quartiere, con bottiglie che penzolano da una corda. Quella che apparirebbe come la bizzarra idea di un pub ultracentenario, altro non è che un disperato tentativo per rimanere in contatto con i clienti in una lotta per la sopravvivenza degli oltre 7.000 pub irlandesi messi in ginocchio dalle restrizioni anti-Covid.
Quando la pandemia ha colpito l’Irlanda a marzo, i pub sono stati tra i primi a chiudere, lasciando 50.000 lavoratori senza lavoro e la popolazione priva di una parte della cultura irlandese. Hanno subito un grande colpo finanziario mancando i fine settimana di “corsa all’oro” intorno al giorno di San Patrizio e le partite di rugby del Six Nations, mentre hanno dovuto affrontare continue pressioni per pagare l’affitto e le utenze.
Secondo la tabella di marcia del governo irlandese, i pub potrebbero essere in grado di riaprire il 10 agosto, ma la paura dei clienti di contagiarsi e le regole di distanziamento sociale potrebbero ancora sabotare qualsiasi rinascita. In particolare, con le costrizioni di distanziamento sociale, aumenteranno i costi e si ridurranno le entrate.
Fonte: www.theguardian.com/world/ del 9 maggio 2020