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I vini austriaci alla conquista dell’Italia. Potrebbe sembrare un incipit un po’ forzato per descrivere un fenomeno che dal basso però potrebbe farcela a conquistare anche il mercato dei consumatori italiani. L’occasione di conoscere più da vicino il vino austriaco è arrivato nel corso di una bella masterclass organizzata dal team di Austrian Wine, condotta da Eros Teboni, sommelier e divulgatore del vino e grande conoscitore delle tipologie dei vitigni e vini austriaci. Un mondo ancora troppo inesplorato non solo alla grande platea, ma anche agli stessi addetti ai lavori che hanno avuto modo di conoscere più da vicino una regione molto interessante dal punto di vista enoico. Non solo bianchi, spesso infatti si tende a considerare l’Austria come una zona bianchista, ma anche degli ottimi vini rossi su cui su tutti ha destato attenzione il St.Laurent.

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REGIONI VINICOLE Le condizioni climatiche più favorevoli, hanno determinato lo sviluppo delle regioni vinicole si trova nella parte orientale del paese, ma anche nel resto dell’Austria si coltiva la vigna con risultati interessanti anche se in quantità minore. Gli stati federali di Niederösterreich (28.145 ha), Burgenland (13.100 ha) e Steiermark (4.633 ha) sono definiti regioni vinicole distinte, a cui si aggiungono altre 18 regioni vinicole , tra cui Vienna (637 ha) e l’area Bergland con cinque regioni vinicole (Kärnten, Oberösterreich, Salisburgo, Tirolo, Vorarlberg). Kamptal chiamato così per il fiume Kamp che lo attraversa, con la sua capitale Langenlois, la più grande città vinicola dell’Austria – e con 3.907 ettari vitati e numerose tenute di prim’ordine conosciute a livello internazionale. Il Kamptal è una delle regioni vinicole di maggior successo del paese. Dal 2008, la DAC Kamptal sta per Grüner Veltliner o Riesling, sia negli stili da classico a medio, sia come vino robusto e secco della categoria Riserva, i due vitigni più diffusi anche in termini percentuali. Il Burgenland produce i vini rossi più opulenti ed eleganti dell’Austria, insieme a bianchi complessi e vini dolci di straordinaria finezza. Ci sono differenze regionali che entrano in gioco per quanto riguarda le condizioni naturali. Con una percentuale superiore al 60%, predominano le ghiaie sabbiose a grana grossa con contenuto di carbonio variabile provenienti dai corsi del Danubio primordiale, in particolare le ghiaie Seewinkel, che sostengono circa un terzo di tutti i vigneti della regione. La Stiria con i suoi 4.600 ettari è un grande terroir per i Sauvignon, la varietà più coltivata della Stiria, il Welschriesling , il cui bouquet ricorda le mele verdi.

MERCATO VINI AUSTRIACI Nelle ultime settimane, l’Austrian Wine ha aumentato le vendite di vino austriaco negli Stati Uniti e nel Regno Unito grazie alla sua più grande campagna di vendita al dettaglio degli ultimi anni. Più di 150 rivenditori di vino hanno pubblicizzato i loro prodotti con lo slogan “It’s Austrian Wine Time” e hanno goduto di un significativo aumento delle vendite. I migliori concept pubblicitari sono stati premiati da Austrian Wine. Ma anche in Italia l’interesse per questa tipologia di prodotti sta aumentando, con un’attenzione sulla fascia qualitativamente più elevata e con etichette di nicchia che stanno entrando nel catalogo dei migliori distributori. “I vini rossi non sono così semplici da trovare perché storicamente in Italia siamo stati abituati a bere vini bianchi austriaci- ha commentato Eros Taboni- io credo che se il consumatore avesse la possibilità di conoscere meglio anche la gamma dei rossi non rimarrebbe deluso”. E possiamo confermare questa osservazione andando a degustare i campioni che sono stati inviati, in particolare nel focus sui distretti del vino austriaci sono stati assaggiati vini dalle zone di Kamptal e Südsteiermark della ventosa Stiria e i vini delle regionali Thermenregion e Wagram, l’ex Donauland. I numeri in Italia sono in crescita, con i dati del 2020 che hanno toccato il punto massimo di 1.3 milioni di bottiglie importate rispetto alle 930.000 bottiglie del 2017, da qualche anno tra i distributori di vini di qualità è gara aperta per accaparrarsi le migliori etichette che hanno tra i suoi estimatori nomi del calibro dello chef Massimo Bottura.

DEGUSTAZIONE La vera star delle degustazione assaggiata da Eros Teboni è stata il St.Laurent, un vitigno a bacca rossa che ricorda per alcune caratteristiche il Pinot Nero, prodotto nella Thermenregion, la regione termale che si estende dalle colline del Bosco Viennese (Wienerwald), per 2.181 ettari sino ai confini della capitale Vienna e lungo la catena di colline dominate dal Monte Anninger.  Un vino con un colore leggermente più scuro e persistente più corto, con una leggera parte lattica e note burrose, un vino estremamente riconoscibile che in Italia non è conosciutissimo ma che potrebbe essere un prodotto su cui puntare a mani basse. Note più esotiche, con sentori di pesca gialla e una parte più citrica per il Roter Veltliner del produttore Weingut Josef Fritz, altra chicca assaggiata che ricorda Riesling e Pinot Grigio ma con una maggiore di freschezza, abbinate a croccantezza e sapidità. Tra i sei vini in degustazione, sono stati proposti i vini delle cantine un Grüner Veltliner della cantina Rabl, con sentori di mela verde e gialle e pera, un leggero frutta esotico con ananas e litchi, nel palato cremosità. In assaggio dalla Dac della zona di Kamptal, un Riesling dell’azienda vinicola Heurigenhof Bründlmayer, un produttore diventato famoso in Austria per le bollicine con un rosé a base di Riesling e Chardonnay, ma che ha dato il suo contributo con vitigni a bacca bianca fermi. Una zona tra le più vocate con terreni leggermente calcarei e gessosi, tanta quarzite si va a lavorare sulla roccia pura. Un vino che in degustazione evidenzia sentori citrici, persistente, Riesling famosi per la croccantezza molto masticabile e con una parte aromatica intrinseca. Un Sauvignon Blanc non plus ultra per la cantina Weingut Tement, che gioca tutto un equilibrio di sapidità e mineralità, un mix di agrumato e vegetale per questo vino dalla Stiria. Dulcis in fundo uno Zweigelt della cantina Weingut Waltner Gerald, un rosso porpora con qualche riflesso violaceao, con una ben definita nota lattica, un vino di corpo leggero con un tannino sostenuto dal passaggio in legno con botte grande da 500 lt, un blend nato venti anni fa che ha contribuito cambio qualitativo a livello agronomico in Austria.

INFO www.austrianwine.com

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