Un viaggio dall’Italia fino all’America Latina, senza però mai spostarsi da Venezia. I numerosi appuntamenti organizzati da Bonaventura Maschio durante la seconda edizione della Venice Cocktail Week hanno spaziato fra distillati nostrani e internazionali confermando ancora una volta la dimensione globale della storica azienda trevigiana.
Battesimo di fuoco già lunedì, quando all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa a Dorsoduro si sono svolte la masterclass “Dall’uva al ginepro: distillati del territorio Bonaventura Maschio” (ore 14-16) con Andrea Maschio e Steve Righetto, Distilleria Bonaventura Maschio Brand Ambassador, e un successivo night shift (18-20) con Diego Cesarato e Raffaele Iovinella de La Gineria Restaurant&Cocktail Bar di S. Maria di Sala a Venezia, prima dell’altro night shift serale – stavolta al Blue Drop a Lido di Venezia (21-23) – dal nome “Sketches of Guatemala” con Simone Mina, Ron Botran Brand Ambassador Europa.
Un primo assaggio di quello che è poi avvenuto martedì, col medesimo rum al centro della masterclass “Ron Anejo Botran. Viaggio alla scoperta dei sapori del Guatemala” (14-16) con Simone Mina all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa e successivo night shift dello stesso ospite (18-20).
Mercoledì la protagonista è stata invece Martina Bonci, Bar Manager di Giardino 25 a Firenze, che dopo la masterclass “Distillati dell’America Latina. Eredità precolombiane e tendenze odierne” (15.30-17.30) con Steve Righetto da Alchemia a Ca’ di Dio ha proposto all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spauna una cocktail list dedicata nel night shift (18-20) in compagnia di Emanuele Broccatelli del W Rome di Roma e Mattia Pastori di Nonsolococktails.
L’ultimo appuntamento firmato Bonaventura Maschio, almeno per questa VCW 2022, sarà domani all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa a Dorsoduro (14-16). Il suo nome? “Alla scoperta della liquoristica regionale italiana”, con Mattia Pastori come relatore e un tema di dibattito tanto attuale quanto vicino ai valori della manifestazione.
Foto di Martino Dini