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L’ITALIA E’ ORA PRIMA PRODUTTRICE DI SPUMANTE AL MONDO CON 380 MILIONI DI BOTTIGLIE


L’Italia batte la Francia sulle bollicine. Secondo una nota di asso enologi il sorpasso è finalmente avvenuto. Nel 2010, nel nostro Paese sono state prodotte 380 milioni di bottiglie, (soprattutto Metodo Martinotti), mentre i cugini d’Oltralpe, in questa ideale classifica, si collocano al secondo posto con 370 milioni di bottiglie, soprattutto Champagne. La Spagna è terza con 320 milioni di bottiglie, per la maggior parte Cava, seguita dalla Germania con 310 milioni di bottiglie e dalla sorprendente Russia con 300 milioni ni di bottiglie. Per le prossime festività si prevedono brindisi con 150 milioni di bottiglie di spumanti italiani italiani nel mondo


Tra il 10 dicembre e il 10 gennaio, nel periodo che si può considerare a natalizio, si stapperanno o si regaleranno nel mondo 150 milioni di bottiglie di spumante italiano, il 40% del totale prodotto nel 2010. E solo in questo periodo, secondo i dati di Assoenologi, in Italia saranno vendute 40 milioni di bottiglie. “Nelle festività gli italiani spenderanno in vini e bollicine, al supermercato, in enoteca o al ristorante, circa 1 miliardo di euro – spiega Giuseppe Martelli direttore generale di Assoenologi – . In questo periodo, come accaduto lo scorso anno, si prevede un incremento delle vendite di confezioni regalo di vini e spumanti che, nonostante il periodo di crisi, faranno registrare un +3% rispetto al 2009”. Si tratta di un successo che non riguarda solo l’Italia ma anche l’estero, dove secondo gli ultimi dati disponibili sulle vendite di spumanti si registra un incremento del 21,3% in quantità, rispetto al 2009.

Gli spumanti italiani più venduti, sia in Italia che nel mondo, secondo Assoenologi, sono l’Asti e il Prosecco. “Per quanto attiene il prezzo al consumo – prosegue Martelli – in Italia, nella Grande Distribuzione, una bottiglia di Asti oscilla tra i 4 e gli 8 euro, in base alle offerte, mentre in enoteca, considerata la particolarità dei prodotti proposti, il prezzo può arrivare anche a 18 euro e lo stesso vale per il Prosecco”. “Analizzando il dettaglio di produzione regionale, in Trentino – prosegue il direttore generale di Assoenologi – le aziende produttrici di “Trento Doc” hanno venduto, nel 2010, 8,5 milioni di bottiglie a cui ne vanno aggiunte altre 2,5 milioni elaborate con il “metodo charmat”. I prezzi al consumo oscillano tra gli 8,5 ed i 18 euro per gli spumanti “metodo classico” di fascia medio/alta, per arrivare anche a 45 euro per produzioni particolari, riserve comprese.

Analogo discorso vale per la Lombardia dove il “Franciacorta” ha superato i 10 milioni di bottiglie che diventano quasi 15 milioni con le altre, sempre “metodo classico” ma non Docg. Nell’Oltrepo Pavese le aziende hanno invece venduto oltre 10 milioni di bottiglie, di cui 8,5 milioni prodotte con il “metodo charmat”. “Accogliamo con ancora maggiore soddisfazione questi risultati, dal momento che l’Italia tradizionalmente non è un Paese grande consumatore di spumanti – aggiunge Martelli – . Gli italiani, infatti, ne bevono solo 3,5 bottiglie procapite all’anno, contro le 6 dei tedeschi, le 5 dei francesi e le 4 degli spagnoli”. Infine, il 2010 potrebbe essere ricordato come l’anno del “metodo classico rosè”, la cui domanda è aumentata del 100%.

Per posizionare con successo un prodotto sul mercato e osservare il suo ciclo economico, è necessario, secondo Assoenologi, conoscere anche i comportamenti e le preferenze dei consumatori. Da una ricerca condotta dall’associazione degli enologi ed enotecnici italiani, in questo ambito, è emerso che al ristorante, il consumatore si concede dai 2 ai 6 minuti per un’attenta valutazione nella scelta dello spumante, mentre al supermercato il tempo si accorcia, variando tra i 2 ed i 4 minuti.
Inoltre è interessante sapere che, al ristorante, nell’80% dei casi la scelta di vini e spumanti è fatta dall’uomo, mentre per i consumi domestici nel 75% dei casi, a scegliere è la donna.

METODO MARTINOTTI o METODO CHARMAT
Con metodo charmat o metodo “Martinotti” si qualificano gli spumanti ottenuti con fermentazione in autoclave, la cui produzione necessita di un periodo da 1 a 9 mesi. Gli spumanti ottenuti con questo metodo hanno come principali caratteristiche la gioventù e freschezza. Tra gli spumati prodotti con questo metodo ci sono il “Prosecco”, l’”Asti” e il “Brachetto”.

METODO CLASSICO
Con metodo classico si caratterizzano gli spumanti che in Italia e nel mondo sono ottenuti con la fermentazione in bottiglia che deve durare dai 9 a 36 mesi. Tra gli spumanti prodotti con questo metodo ci sono il “Trento Doc”, il “Franciacorta” e l’”Alta Langa”. Le caratteristiche dei vini prodotti con questo metodo sono la complessità e l’aristocraticità.

+info: www.assoenologi.it

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