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Con un più 27,2% in quantità ed un più 27% in valore l’Italia sbaraglia, nel primo bimestre dell’anno, il campo dei più importanti paesi concorrenti fra i quali l’Australia che registra invece un meno 6% e un meno 3,8% e la Francia con un meno 13,7% ed un meno 4,8% rispettivamente in quantità ed in valore.Complessivamente l’Italia è passata dai 286.570 ettolitri, per un valore di $ 142.561.000, del primo bimestre del 2010 a 364.463 ettolitri per un valore di $181.145.000 del primo bimestre dell’anno in corso distanziando tutti gli altri paesi esportatori verso gli USA.


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I dati di quest’anno, secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, sono in netto contrasto con quelli del primo bimestre del 2010 quando l’Italia – notevolmente distanziata dall’Australia – aveva fatto registrare una diminuzione del 0,6% in quantità ed un modesto aumento del 2,6% in valore e notevolmente migliori di quelli relativi all’intero 2010 che avevano fatto registrare un aumento del 7% in quantità e del 5,6% in valore. Un deciso contributo a tale successo è stato dato dal notevole incremento delle esportazioni dei vini sfusi – principalmente Pinot Grigio diretto in California – passate dai 7.590 ettolitri del primo bimestre del 2010, per un valore di $1.472.00, ai 30.980 ettolitri, per un valore di 4.916.000, del primo bimestre dell’anno in corso con un aumento del 308,1% in quantità e del 234% in valore.
La quota di mercato dei vini importati dall’Italia e’ salita, dal 23% in quantità e dal 31% in valore, del primo bimestre del 2010, al 28,6% ed al 35.8% del primo bimestre dell’anno in corso mentre quella dell’Australia e’ scesa dal 28% in quantità e dal 18% in valore al 25,1 ed al 15,8%. Complessivamente le importazioni statunitensi, nel periodo in esame, sono ammontate a 1.272.750 ettolitri per un valore di $ 504.686.000 contro 1.201.870 ettolitri per un valore di $ 452.246.000 con un incremento rispettivamente del 5,9% e del 11,5%.

+info: www.italianwineandfoodinstitute.com

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