Ristorante, Pizzeria e Urban Tropical Bar a bordo piscina. Dopo la rivoluzione della scorsa estate, “Le Pavoniere” quest’anno ha rilanciato ancora: nuovo Bar Manager e nuova Chef, con l’obiettivo di compiere un ulteriore salto di qualità e mostrare chiaramente a tutti le proprie ambizioni nel polmone verde di Firenze, ovvero il Parco delle Cascine.
Dietro al progetto ci sono sempre i due giovani fratelli Contarini, Stefano e Simone, che insieme al loro socio Yuna Kashi Zadeh hanno avviato e stanno tuttora portando avanti un percorso ben strutturato per rilanciare una location dal grande potenziale (finora non abbastanza sfruttato). Un luogo magico, a pochi minuti dal centro storico, per godersi la piscina dalla mattina a tarda notte, con una proposta davvero a 360°: dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena, fino al cocktail di fine serata…
Per saperne di più sul nuovo corso de “Le Pavoniere” abbiamo avuto il piacere di intervistare proprio il nuovo volto del bar: il barman Italo Domenico Mercurio, già di scena dietro al bancone di “Dome” (altro cocktail bar dei fratelli Contarini) e ora protagonista anche al Village di Viale della Catena: “Definirmi è facile: mi chiamo Italo Domenico Mercurio e sono un ragazzo che ama fare da bere”, esordisce ai nostri microfoni. “La mia passione nasce dal più grande dei miei cinque fratelli, Alfonso, che in famiglia ci ha guidati più o meno tutti verso questo settore professionale. Ricordo quando, da piccolo, lo vedevo mescolare dei liquidi come fosse uno stregone… Ebbene, proprio in quel momento ho capito che avrei voluto fare anche io il bartender”.
Come si è sviluppato il tuo percorso prima della doppia avventura tra “Dome” e “Le Pavoniere”?
“Come detto, ho sempre desiderato fare questo mestiere. Quindi ho frequentato la scuola Alberghiera A. Saffi e ho subito iniziato a lavorare all’Hotel Regency in Piazza d’Azeglio a Firenze. Sono partito come commis di sala e poi anche della caffetteria. Dopo quattro anni è arrivata la chiamata dello storico Hotel Savoy in Piazza della Repubblica, dove ho ufficialmente cominciato il mio percorso da bartender. È stata poi la volta del ristorante e cocktail bar Inferno in Via Ghibellina, esperienza durante la quale ho avuto il piacere di partecipare alla quarta edizione della Florence Cocktail Week e di vincere il premio ‘I love bitter'”.
Fino alla telefonata dei fratelli Contarini…
“La mia avventura a Le Pavoniere è iniziata proprio così, con la telefonata di questi due giovani ma già molto conosciuti imprenditori fiorentini, che nell’estate del 2020 hanno deciso di affidare proprio a me la gestione bar. Dopo il primo lockdown c’era tanta voglia di ricominciare a lavorare e, personalmente, mi sono trovato bene fin dal primo giorno da tutti i punti di vista. Vi parlo della location, dei titolari, del resto del personale giovane, così come delle idee molto innovative che guidano questo progetto”.
Dopo il grande lancio dell’anno scorso, è quest’estate che è arrivato il definitivo salto di qualità. Come si sviluppa oggi la vostra proposta food&beverage?
“Il menù drink&food accompagna un nuovo Village, rinnovato in tutta l’area e tutte le sue strutture, con l’obiettivo di creare un’atmosfera rilassante e intima, che sia adatta a tutti i momenti della giornata. Il drink da provare a ogni costo? Ve ne dico due: sono ‘Italo-Americano’ (Vermouth Rosso e Bitter, tecnica Milk-Washing), il mio twist sul celebre Americano che parte proprio dal mio nome, e anche l’estivo e dissetante ‘Cocorito’ (Gin, Blue Curaçao, Cordiale alla Verbena homemade, Succo di Limone fresco, Zucchero). Senza dimenticare i piatti della nostra nuova Chef Alessandra de Blasio, che ha portato a Le Pavoniere una proposta di cucina contemporanea ma anche tradizionale tra pesce, carni e verdure. In questo caso, sarò forse di parte, ma non posso che consigliarvi il suo calamaro su pane nero e il suo polpo croccante! Provare per credere”.