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Bilancio 2021: fatturato consolidato 360,9 milioni di €. EBITDA Adjusted 72,7 milioni, utile netto pari a 5,6 milioni €, con una forte generazione di cassa netta. Con il ritorno all’utile, il consiglio proporrà all’assemblea la ripresa della distribuzione di dividendi. Perfezionate 7 nuove acquisizioni in Italia per un valore di circa 5,3 milioni €.

 

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I risultati positivi pure nel contesto della pandemia Covid e le business combination con Liomatic e Ge.S.A. rafforzeranno la leadership di mercato e sostengono le strategie di sviluppo di IVS Group. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo complessivamente pari a euro 10 milioni. IVS Group S.A. è il leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending). L’attività core del vending si svolge principalmente in Italia (82% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera, con circa 230.000 distributori automatici e semiautomatici; il gruppo ha una rete di 87 filiali e circa 2.700 di collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con oltre 650 milioni di erogazioni nel 2021. Nel 2021 sono state perfezionate 7 acquisizioni in Italia, per un Enterprise Value complessivo di circa euro 5,3 milioni e un contributo al fatturato dalla data di acquisizione di circa Euro 1,8 milioni.

 

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il fatturato consolidato del 2021 ammonta a euro 360,9 milioni (di cui Euro 313,5 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un aumento del 9,4% rispetto a Euro 329,9 milioni del 2020 (di cui Euro 284,8 milioni nel vending). L’aumento dei ricavi complessivi è particolarmente significativo considerando che anche nel 2021 l’attività è stata fortemente influenzata dagli effetti della pandemia Covid.  Durante il 1° trimestre e fino all’inizio del 2° trimestre, gli effetti delle chiusure sono stati infatti pesanti. È seguita una buona parte centrale dell’anno, mentre la ripresa dei contagi a novembre-dicembre ha determinato nuovi rallentamenti dei consumi nelle ultime settimane del 2021.

La ripresa, seppure con differenti tempistiche ed entità, ha riguardato tutte le principali aree geografiche. Il fatturato ha registrato un +7,2% in Italia, +46,6% in Francia, +2,0% in Spagna, mentre è sceso del 2,6% in Svizzera. Il marcato aumento della Francia è dovuto principalmente all’avvio del contratto sulla Metropolitana di Parigi, sebbene, a causa Covid, i viaggiatori siano ancora ben meno di quelli previsti, come del resto vale per tutto il settore dei trasporti pubblici. In aumento del 13,6% il fatturato della CGU Coin, che al suo interno vede crescere del 9,2% il fatturato di Coin Service nel comparto della moneta metallica. Nel core business del vending il numero totale di erogazioni nel 2021 è stato pari a 652,5 milioni, da 607,3 milioni del 2020 (+7,4%). Come negli anni precedenti, IVS mostra un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al churn rate. Il recupero dei volumi è stato più marcato nel settore corporate, in particolare nel comparto manifatturiero, tornato vicino ai livelli del 2019 pre Covid. Il settore pubblico (scuole, università, ospedali, uffici pubblici) e travel (stazioni, aeroporti, metropolitane) hanno invece ancora ampi margini di recupero.

Il prezzo medio ponderato delle erogazioni è salito a euro 48,04 centesimi da 46,90 dell’analogo periodo 2020 (+2,4%). Nel corso del 2021 gli aumenti dei prezzi, ove applicati, sono stati superiori all’aumento medio ponderato sopra evidenziato. L’effetto totale è però influenzato dal diverso nel mix di prodotti venduti e ancor di più, dei luoghi dove avvengono le consumazioni; nei luoghi pubblici, dove i prezzi sono mediamente più alti, maggiore calo dei volumi deprime il prezzo medio; nel settore corporate, invece, la ripresa dei volumi è stata superiore, ma i prezzi di partenza sono mediamente più bassi e quindi il loro incremento unitario compensa appena l’effetto dei minori volumi nei luoghi pubblici.

 

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Considerato il periodo, ancora pesantemente influenzato dagli effetti della pandemia, la redditività operativa (EBITDA margin) si è posizionata su livelli di eccellenza, superiori 20% sul fatturato. Questo risultato è stato possibile grazie alla costante attenzione su tutte le principali categorie di costi e alle continue azioni di riorganizzazione e di adattamento nella logistica delle filiali, a fronte di un andamento dei volumi instabile per gli effetti della pandemia. L’Utile Netto 2021 è pari a euro 5,9 milioni (da una perdita di Euro 15,1 milioni nel 2020), mentre l’Utile Netto Adjusted è pari a Euro 8,3 milioni (da una perdita di Euro 6,3 milioni nel 2020), prima di utili di terzi per Euro 0,7 milioni).

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 è negativa per Euro 301,4 milioni (inclusi Euro 48,2 milioni da effetti IFRS16 dei leasing operativi / affitti), rispetto a Euro 353,8 di fine 2020 e 386,0 milioni di fine 2019 La costante e significativa riduzione dell’indebitamento finanziario netto è stata pari a Euro 52,3 milioni nel solo 2021 e a circa Euro 93 milioni dall’inizio della pandemia. Il debito finanziario netto escludendo i debiti derivanti dall’applicazione delle nuove regole contabili IFRS 16 risulta pari a circa euro 253,2 milioni, inferiore all’ammontare del prestito obbligazionario da Euro 300 milioni, tasso 3%, con scadenza ottobre 2026. In un contesto estremamente difficile e prolungato, il gruppo ha dunque saputo generare un significativo free cash-flow, pur avendo continuato ad investire anche cifre rilevanti, sebbene inferiori al passato.

 

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LE OPERAZIONI LIOMATIC E GESA

Il 22 ottobre 2021 è stato sottoscritto con Cafim S.r.l., controllata dalla famiglia Caporali, il contratto per realizzare una Business Combination con il gruppo Liomatic, con sede a Perugia (regione Umbria) ed una presenza consolidata soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale. Il gruppo Liomatic opera in Italia, Spagna, Portogallo e Germania e detiene partecipazioni di minoranza qualificate in altre importanti aziende italiane del vending, tra cui il 24,2% di Ge.S.A. S.p.A.

Il 5 gennaio 2022 è stato sottoscritto con un gruppo di azionisti di Ge.S.A. S.p.A. un contratto finalizzato all’acquisizione di una partecipazione pari al 75,8% del capitale (calcolato al netto delle azioni proprie) della stessa GeSA., con sede a Milano, 8 filiali ed alcuni depositi strategicamente dislocati sul territorio, GeSA opera in Italia settentrionale (Lombardia, Piemonte, Veneto, EmiliaRomagna, Valle d’Aosta).

Liomatic e Ge.S.A. sono tra i leader del settore del vending in Italia; entrambe hanno oltre 50 anni di esperienza nel settore, con forti identità ed eccellenti competenze. L’Enterprise Value totale delle due operazioni è nell’ordine di Euro 260 milioni (incluse proprietà immobiliari). L’ Equity Price totale (soggetti alla definizione della posizione finanziaria netta al closing) per l’81% circa di Liomatic, il 100% di Ge.S.A. e altre partecipazioni di minoranza non consolidate, è pari a circa Euro 185 milioni, che saranno finanziati con l’emissione di nuove azioni di IVS Group.

IVS Partecipazioni S.p.A., azionista di controllo di IVS Group (con il 62,25% al netto delle azioni proprie) ha già dichiarato che sottoscriverà, almeno pro-quota, tale aumento di capitale (offerto in opzione al mercato),. Dalla Business Combination tra IVS Group, Liomatic e Ge.S.A., emergerà un leader di mercato, da oltre 900 milioni di consumazioni pro-forma nel 2021 e circa 1,2 miliardi nel 2019 pre-Covid, con circa 300.000 distributori installati e 4.000 dipendenti. Il fatturato consolidato (pro-forma, Italia più attività internazionali) risultante dalla Business Combination era pari circa 660 milioni di Euro nel 2019, con un EBITDA del 20% circa sul fatturato; quello 2020, fortemente influenzato dagli effetti della pandemia, pari a circa 500 milioni di Euro, con un EBITDA del 16%. Nel 2021 le vendite sono state pari a circa Euro 550 milioni, con un EBITDA del 17% circa. Il nuovo gruppo opererà in base alle migliori best practices applicate al settore della distribuzione automatica, grazie alle competenze che ciascuno dei partner ha sviluppato nel corso di lunghe storie aziendali di successo. L’integrazione permetterà di migliorare ulteriormente la copertura commerciale e logistica nazionale, offrendo alla clientela servizi sempre migliori e di maggior valore. La dimensione del gruppo favorirà l’innovazione di prodotti e processi, consentendo di massimizzare i benefici degli investimenti, tra cui quelli finalizzati a sviluppare l’interazione digitale diretta con milioni di consumatori.

 

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IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PAOLO COVRE

Sull’esercizio 2021, il presidente di IVS Group, Paolo Covre, ha commentato: “IVS Group ha saputo reagire alla crisi legata alla pandemia, agendo efficacemente sull’organizzazione interna e sui costi, ma anche mantenendo sempre la massima attenzione alla qualità del servizio e ai rapporti commerciali. La resilienza dei nostri risultati e la credibilità che ne consegue, sono state determinanti per rendere possibili unioni strategiche con aziende importanti come Liomatic e Ge.S.A., coinvolgendo i relativi azionisti in una nuova fase di sviluppo. La maggiore quota di mercato del gruppo farà aumentare i livelli di efficienza e la qualità di servizio e ci renderà sempre più un riferimento nell’ambito del vending e un partner determinante nella filiera del caffè. La flessibilità e la capacità di generare cassa dimostrate anche in condizioni di mercato avverse, sono la migliore base per la futura strategia, in grado di coniugare crescita e remunerazione per gli azionisti. Il dividendo che il CdA proporrà all’assemblea, per quanto ancora limitato da una situazione in cui le incertezze nazionali e internazionali non sono certo finite, è un segno di fiducia e di progressivo ritorno alla normalità”.

 

+info: www.ivsgroup.it
Marco Gallarati

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