Cento anni fa, stabilendosi in Belgio nel 1909, il famoso mastro birraio britannico John Martin disse: “Solo i veri intenditori possono apprezzare birre come le mie”. Per un secolo, tre generazioni della “The Finest Drinks Company” hanno assicurato un viaggio straordinario nel mondo delle bevande più sorprendenti. Oggi, ogni secondo, due delle migliori birre della John Martin vengono gustate in tutto il mondo dagli appassionati di Ale di alta qualità
Vale la pena ripercorrere, anche se velocemente, la storia di questa grande casa birraria belga, che da diversi anni opera con successo anche sul mercato italiano con una ricchissima gamma di birre speciali e di sidri.
Nel 1909 il mastro birraio John Martin, di origine inglese, si trasferisce ad Anversa in Belgio e qui fonda l’omonima compagnia per sviluppare le birre inglesi sul mercato belga. Nel 1912 John Martin diventa importatore ufficiale della Guinness e della Bass Pale-Ale e, qualche anno più tardi, crea la Gordon Scotch Ale, di origine scozzese. Durante gli anni ’20 e ’30, avvia la produzione delle limonate Globe con stabilimento ad Anversa e lo Chateau du Lac Genval, iniziando anche ad esportare. Negli anni ’50 viene messa a punto la “Bulldog Pale Ale” che più tardi diventerà la celebre “Martin’s Pale Ale”. Nel 1966, Andrew e John J. Martin succedono al padre scomparso e vengono inaugurati i nuovi stabilimenti a Genval e in Francia.
Negli anni ’80, i 3 fratelli John Charles, Anthony R. e Peter ed i nipoti del fondatore si ricongiungono nel gruppo. Chateau du Lac a Genval viene restaurato per diventare un albergo di lusso che ormai fa parte della catena Hotel Martin’s. Nel 1988 Anthony Martin inizia il rilancio commerciale del gruppo familiare, compreso il lancio di Orangina (aranciata) e Schweppes (toniche) in Belgio. Negli anni ’90, Anthony rivitalizza l’offerta delle birre e lancia la strong lager Gordon Finest Gold. Nel 1992 Anthony lancia la “Finest Beer Selection®”. Questi anni sono anche contrassegnati dall’arrivo nel gruppo della brasserie Timmermans e della Bourgognes des Flandres. Mc Ewan’s, Cubana, Dominus ed il sidro Adams Apple vanno a potenziare ulteriormente la gamma. Nel 2000, la gamma di birre cresce ancora con Gordon Gordon Finest Red e Gordon Finest Silver.
Nel 2003 vengono lanciati la Martin Blonde Ale e il sidro Magners Irish, che vanno a confluire nella Selection Martin’s Drink Finest. La Pils de Brabant e la Blanches de Brabant vanno ad arricchire ulteriormente il portafoglio della società. Ma contestualmente vengono sviluppate delle filiali sui mercati esteri. Nel 2004, l’azienda, presieduta da Anthony, lancia le originali lattine delle birre alla frutta Timmermans, mentre nel 2005 viene lanciata la Platinum Gordon Finest e la gamma delle birre del Brabante si arricchisce con la Blonde Redhead e la Vlaams Brabant. Nel 2006 la “Finest Beer Selection®” diventa distributore esclusivo per l’Europa della celebre birra giamaicana Red Stripe. Nel 2007 la società inserisce un nuovo sidro: il Celtic Cider by Douglas, che completa la gamma “inglese”. Nel 2008 Anthony Martin è particolarmente innovativo in termini di confezione (Gordon Platinum PET da 50cl), di gusto (Timmermans Strawberry) e formato (Bourgogne des Flandres da 1,5 e 3 litri).
Grazie all’esclusiva combinazione di tradizione inglese, know-how belga ed un pizzico di temerarietà, le birre speciali del gruppo John Martin hanno saputo conquistarsi nel tempo un qualificato e solido spazio di mercato, non solo in Belgio, ma anche su diversi mercati esteri, tra cui l’Italia. Nel nostro paese la John Martin opera con successo da diversi anni, attraverso la filiale John Martin Italia srl di Bergamo diretta da Giancarlo Trizzullo. La filiale si fa carico direttamente della distribuzione dello sfuso sui locali, mentre per la distribuzione del confezionato si avvale della consolidata struttura logistica e commerciale della organizzazione Anesa di Bergamo.
+ INFO: www.anthonymartin.com/ – per le attività italiane: John Martin Italia Via Tito Livio 4 – 24123 Bergamo Tel. 035) 41 24 171- – www.anesabirra.it
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