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Dall’alto di una scogliera affacciata sul Mar Ionio, il leggendario San Domenico Palace è diventato ormai da qualche mese il terzo hotel in Italia della compagnia Four Seasons Hotels and Resorts. Fra le più famose dimore storiche del mondo, le eleganti stanze di questo ex convento del XIV secolo hanno vantato ospiti illustri quali Oscar Wilde, Elizabeth Taylor e David Herbert Lawrence, ancora vivi nelle storie e nei menù di una completamente rinnovata struttura nel cuore di Taormina.

Fra i suoi comfort di alto livello e le sue splendide viste panoramiche dell’Etna e dell’antico Teatro Greco, al San Domenico Palace, A Four Seasons Hotel troviamo difatti anche una cucina e una miscelazione che non dimenticano mai da dove vengono e cosa rappresentano, senza però avere paura a evolversi e osare. Parte proprio da questi principi il lavoro dell’Executive Chef Massimo Mantarro al ristorante “Principe Cerami” e del Bar Manager Juri Romano al “Bar & Chiostro”, siciliani doc che ogni giorno ringraziano e omaggiano la loro terra con piatti e drink orgogliosamente made in Sicily, nonché intrinsecamente legati al glorioso percorso dell’hotel.

È stato lo stesso Juri Romano, al timone della squadra bar fin dalla nuova apertura targata Four Seasons, a raccontarcelo nei dettagli a margine di un aperitivo nell’accogliente e rilassante bar outdoor, realizzato preservando l’antico chiostro del convento.

Juri, la Sicilia è l’elemento chiave nella tua proposta di miscelazione e, più in generale, anche nell’offerta food&beverage dell’hotel. Concordi?
“Assolutamente sì. La maggior parte delle nostre materie prime è siciliana, la nostra terra deve essere protagonista in ogni drink perché abbiamo molto da dare e dobbiamo solo trasmetterlo agli altri. Penso che la nostra vittoria quotidiana sia rimanere nel cuore delle persone passando dal loro palato e, proprio in tal senso, Madre Natura qui con noi è sempre molto generosa”.


Parola di chi è partito da qui per poi viaggiare, crescere, apprendere all’estero e infine tornare a casa.
“Il mio percorso è iniziato qui a Taormina, ho cominciato a rapportarmi con gli hotel a cinque stelle fin da quando avevo appena 18 anni. Dopo un’esperienza a Villa Igiea a Palermo, un infortunio mi ha riportato nuovamente a Taormina, dove sono entrato in Belmond e ho conosciuto Gianluca Amato, il mio primo vero maestro in termini di mixology. Avevo voglia di andare fuori, di esplorare e migliorare ancora, così ho preso il volo per Londra e ho lavorato al Corinthia per quattro anni e mezzo”.

A Londra, oltre ad affinare la tua tecnica dietro al bancone, hai progressivamente imparato anche a gestire un bar.
“Esattamente, la gestione del bar è stata il passo successivo e poco dopo l’avventura al Corinthia ho aperto infatti un Marriott come Bar Manager. Sono restato lì altri due anni e il successo è stato notevole, ma per colpa della pandemia sono rimasto per la prima volta nella mia vita senza lavoro. Ne ho approfittato quindi per tornare a casa, era un po’ che mi ero stancato dei ritmi di Londra e avevo voglia di portare ciò che avevo appreso all’estero nella mia terra. Sentivo dentro di me il bisogno di restituire qualcosa alla mia Taormina e alla mia Sicilia”.

Così è iniziata una nuova sfida nello storico San Domenico Palace, protagonista non a caso in ogni tuo signature.
“La nostra cocktail list, da quando abbiamo aperto, si è articolata in due volumi dedicati alla storia della meravigliosa struttura che ci ospita: l’anno scorso abbiamo fatto la prima parte, quest’anno la seconda. Il nostro Bar & Chiostro ama sperimentare con prodotti locali come i liquori di Giardini D’Amore o il botanical spirit a basa d’agave siciliana Agalìa, o ancora la Vodka di grani locali della distilleria Giovi, senza dimenticare le singole materie prime come ad esempio pistacchio, mandorle o capperi. Ogni drink è legato non solo a Taormina e alla Sicilia, ma più nello specifico al San Domenico Palace, visto che ognuno racconta la storia di un personaggio o di un aneddoto vissuto proprio dentro a queste mura”.

Qual è la tua storia preferita?
“Sicuramente quella alla base del cocktail ‘The Lover’. Questo drink omaggia ‘L’Amante di Lady Chatterley’, libro ispirato a una storia realmente successa a Taormina. Anche se nel racconto si parla di una coppia di aristocratici in vacanza e di un tradimento da parte della moglie col guardiacaccia, sappiamo invece che i protagonisti di questa storia (vera) furono lo stesso David Herbert Lawrence e sua moglie. Erano proprio loro a trovarsi in vacanza a Taormina e la moglie tradì lo scrittore con un carrettiere del luogo, ovvero colui che portava la sabbia dal mare alla città per costruire le ville degli inglesi. Questa storia mi piace un sacco, anche perché il mio bisnonno era un carrettiere. Ma vi assicuro che non è stato lui a consumare il tradimento (ride, ndr)…”.

Con quali ingredienti è realizzato il drink?
“Abbiamo un punch chiarificato al latte, con Gin infuso alla banana, alla fragola e alla vaniglia. Aggiungiamo del latte di cocco dopo due giorni di infusione, un po’ di zucchero e del latte. Questo cocktail è un buon esempio, dal mio punto di vista, delle tecniche avanzate che io e i miei ragazzi utilizziamo qua al San Domenico Palace: facciamo infatti reagire il latte come avviene nel formaggio, dividendo le caseine dal siero tramite un acido e non certo col caglio, che avrebbe un odore e un sapore sgradevole. Il drink si presenta in questo modo elegante e invitante, direi sensuale, mentre al palato la sua texture risulta molto vellutata. Proprio come il bacio di un amante, no?”.

Ma le storie e i twist sui grandi classici, dal Negroni al pistacchio al tuo speciale Martini, non si esauriscono certo qui.
“Al Bar & Chiostro vogliamo accontentare ogni gusto, dai più classici ai più esigenti. Grazie alla lunga storia del San Domenico Palace abbiamo davvero tanti aneddoti e retroscena che si legano ai nostri cocktail, penso per esempio agli altri signature ‘Annacarsi Style’, ‘Gelosia e Mandolino’ o ‘Golden memories’, il Negroni con fat washing di pistacchio di cui parlavi. Ma non intendo svelarvi troppo, vi invito a visitarci a breve per conoscere in prima persona la nostra struttura, la nostra drink list e gli stravaganti racconti che ogni cocktail si porta dietro. Con la Sicilia e il nostro hotel, ovviamente, protagonisti assoluti”.

Per saperne di più: www.fourseasons.com/it/taormina/

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