Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

L’acqua con le bollicine: alla ricerca delle origini storiche e delle tecniche di carbonizzazione


L’acqua frizzante o gassata è una presenza fissa nella quotidianità di moltissime famiglie in tutto il mondo, tanto popolare da essere ormai data per scontata. Può addirittura sembrare che, al pari della naturale, sia sulle nostre tavole da tempo immemore. A volte, però, le apparenze ingannano… e forse questa bevanda ha origini meno antiche di quanto crediamo!

 

 

COSA SONO LE BOLLICINE?

Vi siete mai chiesti perché certe bevande abbiano le famose bollicine e altre no? Si tratta del risultato di un processo attraverso il quale il liquido cattura CO2 (anche conosciuto come anidride carbonica): è proprio questo gas che forma le bolle, sale in superficie e si libera nell’atmosfera. Questo processo nella maggior parte dei casi avviene artificialmente, ma può anche accadere che l’acqua, nel suo percorso nel sottosuolo, prima di raggiungere la sorgente, raccolga un quantitativo sufficiente di CO2 da ottenere una vera e propria effervescenza naturale: conseguentemente queste acque vengono denominate “effervescenti naturali”.

 

LA STORIA DELL’ACQUA FRIZZANTE

Fu nella prima metà del 1700 che, per la prima volta, lo scienziato William Brownrigg riuscì a catturare artificialmente delle particelle di diossido di carbonio (CO2) nell’acqua in quantità sufficiente a farla diventare effervescente. Appena una ventina di anni dopo, grazie ad un ingegnoso studio di Joseph Priestley, venne creato il primo metodo ufficiale per gasare l’acqua. Lo studio di Priestley partì proprio dagli alcolici: sospese un contenitore d’acqua liscia sopra ad un barile di birra e si accorse che la CO2 liberata da essa rimaneva intrappolata nell’acqua, che a sua volta la liberava sotto forma di leggere bollicine. Priestley studiò a lungo questo fenomeno e come renderlo il più efficace possibile, fino ad arrivare a pubblicarne i risultati nel 1772. Il suo metodo consisteva nell’iniziare una reazione chimica tra acido solforico e gesso: uno dei prodotti era proprio l’anidride carbonica, che Priestley utilizzava per carbonizzare – così si chiama il processo per cui la CO2 rimane intrappolata in un elemento – l’acqua che aveva precedentemente posto in agitazione.

La vera rivoluzione arrivò però nel 1781, quando l’inglese Thomas Henry fondò a Manchester la prima azienda specializzata nella produzione di acqua frizzante. Henry si servì del metodo di Priestley, facendo i dovuti aggiustamenti per permettere l’accesso ad una produzione di acqua effervescente che, per la prima volta, può definirsi di massa. Solo da quel momento cominciò a tutti gli effetti la distribuzione al grande pubblico. Nel 1783 J. J. Schweppe sviluppò ulteriormente il processo industriale  della carbonizzazione dell’acqua fondando la Schweppes a Ginevra. che nel 1792 si spostò a Londra. Va ricordato che Schweppes, ebbe molto successo inventando la famosa Schweppes, l’acqua tonica ancor oggi prodotta e venduta in tutto il mondo.

 

LA PRODUZIONE INDUSTRIALE AL GIORNO D’OGGI

Nel tempo, la carbonizzazione dell’acqua ha subito dei notevoli cambiamenti, grazie soprattutto alle nuove scoperte in campo tecnologico che rendono ormai semplice e sicuro questo processo. Ad oggi, il metodo più diffuso prevede di iniettare anidride carbonica pressurizzata direttamente dentro le bottiglie d’acqua: l’alta pressione rende più facile il discioglimento del soluto (CO2) nel solvente (H2O) rispetto alle normali condizioni di pressione. A causa dell’aggiunta di CO2, l’acqua gassata ha un PH con valore che oscilla tra il 2 e il 3. Risulta quindi acida a differenza dell’acqua minerale naturale che ha un PH compreso fra 6 e 8. Naturalmente se il processo di carbonizzazione è meno stressato si ottengono le cd. Acque parzialmente gassate. Quindi oggi in commercio esistono tre differenti versioni di acqua gassata:

L’acqua frizzante ha un potere dissetante “immediato”, una sensazione di appagamento che si avverte più velocemente rispetto alle acque lisce a causa dell’effetto che l’anidride carbonica ha sulle papille gustative.

 

Fonti: www.santanna.it/il-bicchiere-mezzo-pieno/le-origini-dellacqua-frizzante-viaggio-tra-storia-e-scienza
www.innaturale.com/quando-e-stata-inventata-l-acqua-frizzante

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy