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La “craft beer” spopola nei college americani; si moltiplicano corsi e iscritti per diventare artigiani della birra. E’ quanto riferisce Francesco Semprini su “La Stampa” del 3.01.15

 

La birra artigianale entra nei college americani. Non certo come bevanda a scopo ricreativo, ma come materia di studio. Il boom di vendite e consumi delle «craft beer» ha spinto il mondo accademico a stelle e strisce a porvi particolare attenzione. Del resto il successo sottolinea come il settore e i suoi operatori stiano diventando sempre più competitivi. Il numero dei birrifici artigianali nell’ultimo decennio è cresciuto a 4000 dai 1440 del 2005. un fenomeno, quindi, che merita di essere studiato secondo le università americane, sempre molto attente ai trend che caratterizzano il mondo del lavoro.

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Ed ecco allora che diversi college hanno dato il via a corsi online, come la Portland State University, in Oregon, che ha dato il via già nel 2013 a un «Certificate Program», programma di perfezionamento universitario. Programmi simili sono stati avviati anche dal San Diego State University’s College of Extended Studies, mentre quello varato dall’Università del Vermount ha raccolto adesioni di studenti di Arizona, Florida, Georgia, Oregon e Texas. Il programma costa 4.400 dollari per due corsi, il primo è «fondamenti di birra artigianale», il secondo è «digital marketing, vendite e business operativo» per preparare non solo a produrre craft beer ma anche a promuoverle, venderle ed esportarle.

Fonte: www.lastampa.it/2016/01/03/societa/la-craft-beer-spopola-nei-college-americani-9E5cfmo2iV4eCMskTbdxJO/pagina.html

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