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La tradizione brassicola della Repubblica Ceca è legata a doppio filo allo stile Pilsener, inventato attorno alla metà dell’Ottocento da un birraio bavarese. Ma la storia della birra in Boemia ha almeno mille anni ed è una delle più antiche al mondo.

Quando si parla di Repubblica Ceca è davvero impossibile non pensare immediatamente a un bel bicchiere di fresca e dissetante Pils. Uno stile oggi tra i più amati e bevuti al mondo, le cui origini vanno ricondotte alla metà del Diciannovesimo secolo e proprio alla regione boema.

Per ripercorrere le tappe fondamentali dello sviluppo della tradizione birraria ceca, però, non basta fermarsi all’Ottocento: già prima dell’anno 1000 quasi tutta la produzione agricola della zona di Saaz veniva dedicata all’omonimo, profumatissimo luppolo, che sin da allora gode di grande fama presso i birrai.

È quindi un dato di fatto che la birra in Repubblica Ceca fosse molto diffusa già prima che l’avvento delle Pils la rendesse la nazione col più alto consumo pro-capite.

Quali furono, però, i presupposti che portarono alla nascite delle classiche birre chiare e leggere che oggi universalmente riconduciamo alla Boemia?

La prima metà dell’Ottocento fu un periodo di gran “fermento” nel mondo della birra. Le ricerche di Louis Pasteur sul ruolo dei lieviti nella fermentazione e la selezione del ceppo di lievito Saccharomyces Carlsbergensis da parte di Emil Christian Hansen, posero le basi per lo sviluppo e la diffusione di birre a bassa fermentazione. Più o meno nello stesso periodo, un’altra invenzione era destinata a rivoluzionare per sempre il modo di fare birra: l’essicazione del malto d’orzo a temperatura controllata, che permetteva di ottenere malti chiari e, di conseguenza, birre dal colore biondo.

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Luppolo, lievito e malto d’orzo, ma sappiamo bene che la birra è fatta per oltre il 90% di acqua e quella “dolce”, povera di sali minerali, della zona permette (oggi come allora) di produrre una birra ancora più leggera, scorrevole e dal bel colore dorato.

Il successo delle nuove Lager boeme si diffuse a macchia d’olio prima nella vicina Baviera, poi via via in tutta Europa e nel mondo, tanto che oggi la stragrande maggioranza della birra servita nei pub di tutto il pianeta è bionda e a bassa fermentazione.

Per fortuna, nonostante un mercato interno particolarmente florido, alcuni birrifici cechi si dedicano all’esportazione delle proprie birre e così anche in Italia si possono assaggiare le loro migliori specialità. Come Staropramen, una delle principali realtà di Praga, da poco disponibile nel mercato tricolore con ben tre referenze.

www.interbrau.it/birra-per-passione

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