Da pericolo per la salute e temuto avversario della forma fisica a prodotto riabilitato da ricercatori, guru dell’alimentazione e importanti media. E’ il caso della rivista americana “Time” che nel suo ultimo numero ha in copertina per titolo “Mangia il burro” e una foto di un ricciolo dell’alimento. La scelta editoriale sembra dunque aprire una vera rivoluzione negli Usa e anche in Italia, visto che negli anni l’alimento è sempre stato accusato di essere il pericolo numero uno della bilancia e del cuore.
Il cambio di opinione è motivato con la stampa sul giornale di uno studio dell’Università di Cambridge (Uk), pubblicato su ‘Annals of internal medicine’, che ha passato in rassegna circa 80 ricerche su oltre 500 mila persone. I ricercatori sono giunti alla conclusione che i grassi saturi non aumentano il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari. Secondo lo studio, inoltre, anche i cosiddetti grassi ‘buoni’ sembrano non avere effetti protettivi rispetto al rischio. Sotto accusa, invece, i carboidrati e gli zuccheri. Potrebbero essere loro infatti “a danneggiare il cuore e l’apparato cardiocircolatorio perché contengono più particelle che possono ostruire le arterie di quanto non facciano i grassi, saturi o insaturi”, dicono gli autori della ricerca. Il ‘Times’ si chiede quindi se ora “non sia il momento di mettere fine alla guerra portata avanti per anni al burro o alla carne rossa”, alla luce delle novità scientifiche che potrebbero interessare milioni di americani a rischio per le malattie cardiovascolari legate a stili di vita poco sani.