Lactalis Italia, primo gruppo lattiero-caseario in Italia con una quota di mercato del 24,3% (IRI AT Giu.’14) grazie ai più prestigiosi marchi della tradizione italiana, si impegna per una importante operazione di contrasto alla CO2 e ai cambiamenti climatici. Con la propria marca premium Vallelata, sarà infatti protagonista di un percorso volontario di analisi, misurazione e mitigazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint) nell’ambito del programma per la riduzione dell’impronta ambientale del Ministero dell’Ambiente.
La sottoscrizione, avvenuta oggi a Roma, di un apposito accordo con il dicastero, prevede la messa a punto di metodologie per il calcolo della carbon footprint dei due prodotti Vallelata più venduti – Mozzarella 125gr e Ricotta 250gr – e l’individuazione di interventi per la riduzione e compensazione del loro impatto ambientale. «Il rispetto per la natura e la salvaguardia dell’ambiente rappresentano una guida e una regola fondamentale nella realizzazione dei nostri prodotti – dichiara Jean Marc Bernier, A.D. Gruppo Lactalis Italia – e questo accordo con il Ministero dell’Ambiente rappresenta un traguardo importante per noi e anche il coronamento di un impegno “verde” profuso da Gruppo Lactalis Italia in questi anni».
Tutti le unità produttive del Gruppo infatti, oltre ad essere accreditate secondo gli standard B.R.C. (British Retail Consortium) e I.F.S. (International Food Standard) per buone pratiche di produzione, qualità e sicurezza degli alimenti, hanno anche la certificazione ambientale ISO 14001, a testimonianza della sistematica realizzazione di interventi e azioni volte a aumentare il livello di sostenibilità. Il piano ecologico del Gruppo, attento ai consumi di acqua ed energia, così come alle emissioni di CO2 in atmosfera, negli ultimi sei anni ha permesso di migliorare le performance degli stabilimenti, di ridurre del 12% il consumo di energia elettrica, del 11% il consumo di energia termica, dell’11% il consumo di acqua e del 19% l’emissione di CO2. L’obiettivo del progetto con il Ministero è calcolare l’impronta di carbonio dei due prodotti Vallelata di maggior successo per neutralizzarne in futuro le emissioni di CO2 in atmosfera, grazie anche al supporto di progetti di riforestazione boschiva nel nostro Paese.
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